Detto usato per descrivere qualcuno estremamente arrabbiato, paragonandolo a un cacciatore deluso che non riesce a trovare i tanto ambiti tartufi nella terra umbra.
Ieri sera la Giovanna era incavolata come un cacciatore senza tartufi quando ha scoperto che gli avevano mangiato tutti i biscotti.
Termine umbro per identificare una persona che si scalda facilmente, specialmente nelle discussioni inutili.
Ma che ti s'infocato? Tranquillo, non fare lo scaldape per 'na sciocchezza!
Un modo umbro per descrivere qualcosa o qualcuno particolarmente insipido o poco interessante.
Quel film era scialbo come 'na pizza cotta col sole, dopo dieci minuti stavo già a ronfare sul divano!
Interiezione d'incitamento, simile al 'dai' italiano, usata per spronare qualcuno a fare qualcosa un po' più in fretta o con più energia.
Oh Marco, gnamo che se non ci muoviamo, il treno ce lo scordiamo!
Espressione che paragona la testardaggine di una persona a quella leggendaria degli asini umbri, noti per non voler fare un passo quando decidono di fermarsi.
Luca è cocciuto come un somaro d'Umbria: stava facendo il barbecue sotto la pioggia e manco le bombe glielo facevano smettere!
Modo affettuoso ma un po' sfottente per descrivere una persona che esce di casa vestita in modo alquanto trasandato e svogliato.
Ma guarda chi arriva! La solita stascinata sembra che è appena uscita dal letto, pure con i bigodini!
Espressione folignate per definire un parcheggio selvaggio, senza nessuna logica spaziale.
Ma come hai messo la macchina, sembra un parcheggio indijano in mezzo al centro storico!
Utilizzato per descrivere chi fa sparire il cibo dal piatto in un batter d'occhio. L'ombelico mai sazio delle tavolate umbre.
A pranzo con Peppino? Attento che è un magnaforca, non lascia nemmeno le briciole!
Espressione che indica passare il tempo spettegolando in piazza senza fare nulla di produttivo.
Che fai oggi, vai al lavoro? No, vado a scarrozzare sulla panchina con la combriccola della domenica.
Tipico modo per chiamare chi passa tutto il giorno in piazza a spettegolare.
Stamattina le piazzaiole hanno già fatto fare tre giri al paese, con tutte 'ste chiacchiere!
Un termine affettuoso umbro per descrivere un ragazzo giovane e inesperto, spesso usato quando combina guai.
Matteo ha sbagliato strada tre volte di fila, che piscialletto!
Espressione usata per descrivere qualcuno che finge di essere amico per ottenere vantaggi.
Ma guarda quel Gianni che fa’ la zampa solo quando hai da offrirgli qualcosa!
Espressione usata per chiedere a qualcuno se si è risvegliato dal sonno o da uno stato di trance, simile a 'Ti sei ripreso?' ma con più ironia.
Mario stava fissando il vuoto da mezz'ora, allora gli ho chiesto: 'Oh Mario, che te risono in ditta?'
Espressione umbra che indica quando le cose si fanno misteriosamente complicate, come se ci fossero guai sotto la superficie.
Hai visto? I prezzi delle case a Perugia sono impazziti! Ce stannano l'anguilloni sotto!
Espressione usata per indicare che qualcosa verrà fatto rapidamente ma senza alcuna intenzione di abbattere la proverbiale lentezza umbra.
Se chiedi al tuo amico di aiutarti col trasloco e lui ti risponde: 'Tranquillo, arrivo presto 'n poggio!' sai che hai tempo per farti un caffè... e pure due!
Termine usato per descrivere qualcuno che è rigido e inflessibile come una statua di ceramica, tipicamente impiegato tra giovani per prendere in giro un amico troppo serioso.
Gigi, sei diventato proprio ceramico da quando hai iniziato quel nuovo lavoro! Rilassati un po' e vieni al bar.
Modo affettuoso per indicare una persona che chiacchiera troppo, come se fosse sempre a mensa a sparlare coi vicini.
Ma che sei un ciciarone? Non fai altro che parlare delle storie del quartiere!
Modo divertente di definire quella situazione in cui finisci per passare troppo tempo senza far nulla seduto su una panchina.
Ieri sera ero talmente stanco che sono rimasto al parco a fare il panchinàccio fino a tarda notte!
In gergo perugino, si riferisce a una persona con la testa tra le nuvole, spesso accresciuta e distratta.
Anna, sei proprio un valvolone! Hai lasciato il cellulare sul tetto della macchina... di nuovo!
Usato per indicare una chiacchierona che non smette di parlare, come le chiacchiere di una banda paesana festosa.
Maria è sempre lì a fare la ciaramella su tutto e tutti... al salotto del bar, sapevamo persino l'ultima sui gatti del vicinato!
Un termine per indicare una persona che fa il saccentone nei discorsi pubblici, pontificando su argomenti di cui sa poco o niente.
Guarda quel fagiolaro in piazza, sta dicendo che lui le bilance del supermercato le potrebbe tarare ad orecchio!
Usato per esprimere un desiderio o una speranza che, di solito, è poco probabile che si avveri.
Magara vincessi al totocalcio, comprerei tutta la cioccolata di Perugia!
Espressione per indicare un furbetto o uno che se la cava sempre in ogni situazione.
Hai visto come ha trovato parcheggio davanti allo stadio? È proprio un fijo de cortello!
Usato per descrivere qualcuno particolarmente eccitato o vivace, paragonandolo a un cece che germoglia con l'arrivo della bella stagione.
Guarda quel ragazzo lì, è stimolato come un cecio de primavera da quando ha conosciuto Sara!
In umbro, significa agitarsi o muoversi freneticamente come un pazzo.
Hai visto Marco ieri sera alla festa? Scapuzzava come un indemoniato in pista!
Espressione usata per descrivere qualcuno che sta divagando nei suoi discorsi, senza un filo logico.
Gianni ha iniziato a spiegare la teoria del tutto e alla fine stava parlando di come si fanno le bruschette. Sempre a barca va!
Usato per descrivere una persona che non è mai nel posto giusto al momento giusto, esclusivamente di chi ce l'ha scritto in fronte di attirare guai.
Ugo? Quello fa sempre er tempaccio: appena andiamo a prendere il sole, lui arriva e scoppia un temporale!
Espressione usata per indicare una chiacchierata senza senso, un dialogo inutile e vuoto che si fa giusto per passare il tempo.
Oh Luigi, smettila di fare 'ste ciarlevere e aiutami a portare la legna!
Espressione umbra per indicare quando qualcuno prende una sbronza epocale.
Dopo che abbiamo finito quel fiasco de vino, Giuseppe ha proprio pigliato la pezza!
Frase usata quando qualcuno fa un gran baccano o una confusione esagerata; non assolta aspetto disciplinato.
Amò, con sto teatrino qui in mezzo alla piazza, stai a fa' tu' che caciara!
Espressione per indicare qualcuno che si fa desiderare o che si tira indietro facendo il prezioso.
Dai vieni al bar con noi, non fare la cicoria come al solito!
Termine usato per indicare una colazione così abbondante da sembrare un pranzo anticipato, tipico delle famiglie umbre che non badano a spese al mattino.
Stamattina mi sono svegliato con una fame bestiale e ho fatto brustolonghi: torta al testo, salumi e cappuccino!
Modo umbro di descrivere chi approfitta per mangiare senza sborsare un soldo, magari imbucandosi a cene e feste.
Oh Michele, sei venuto anche stavolta senza avvisare! Basta magnare a scrocco, paga una pizza ogni tanto!
Espressione usata per dire a qualcuno di darsi una mossa e fare attenzione, come quando pulisci velocemente qualcosa
Se non ti dai da fare e fai la spolverata con quei compiti, non finiamo prima di cena!
Quando gli umbri incappano in un fraintendimento o pasticciano qualcosa, sbottano dicendo che hanno fatto 'un tuppo'.
Ieri ho tentato di cucinare la torta al testo e poi fluff! Che tuppo, è venuta una frittata!
Espressione per indicare una persona che sta per rivelarti tutti i segreti delle sue avventure amorose, come fosse un'opera d'arte.
Gigino, stasera al bar mo te scioje er museo de tutte le gagliardate fatte con la tizia della sagra!
Termine umbro per indicare un uomo che si presenta in modo sciatto e poco curato.
Mamma mia, quel tuo amico è proprio uno sciamannone, sembra appena uscito da una rissa con l'armadio!
Espressione utilizzata per riferirsi a qualcuno che racconta storie tanto incredibili quanto impossibili da verificare.
Ma la finisci, sciurabarlett? Non ci credo che hai visto il Papa fare jogging al Lago Trasimeno!
Espressione usata per descrivere una persona che fa un gran caos anche quando non ce n'è motivo.
Ma sei proprio una mareggiata de monte oggi, hai fatto tanto casino solo per fare un caffè!
Espressione umbra per accettare una situazione inevitabile, con un sorriso un po' rassegnato.
Quando hai finito la torta prima dell'arrivo degli ospiti e tua madre ti sgrida: 'Che te devo dì? Stacce!'
Espressione tipica per dire di protegger qualcosa o qualcuno in modo quasi paterno.
Quella torta è troppo buona, la devo a 'rponno da mio fratello che se la magna tutta.
Modo umbro di chiamare una persona che è avanti con gli anni ma ancora riesce a fare cose inaspettate e moderne.
Guarda quel vecchio fico, ha imparato ad usare TikTok meglio dei nipoti!
Espressione umbra per indicare l'atto di vomitare in modo esagerato, come se si stesse suonando una tromba.
Dopo aver mangiato quella pizza al cinghiale, mi sa che vado a snoàre dietro l'angolo!
Espressione per descrivere qualcuno che mangia in quantità esagerate, tipo senza fondo!
Occhio alla porchetta, che se la vede il Magnòne è finita prima di cominciare la cena!
Espressione umbra usata per descrivere qualcuno che sembra sempre indeciso e si lascia portare dalle situazioni, come la forma di una ciambella un po' malconcia.
Ma che fai fijo de 'na ciabella, decidi s'annamo al bar o no?
Espressione folcloristica per indicare un modo di fare le cose senza troppa fretta, con la calma tipica delle colline umbre.
Ma sì, il progetto lo consegniamo all’Umbricio, che tanto non c’è fretta!
Una proposta insistente e magnanima di cibo o bevande, tipica delle nonne umbre che non accettano un 'no' come risposta.
Appena entrato, la zia mi ha scioffrì torta al testo finché non ne potevo più e ho dovuto portarmi via anche una fetta in tasca!
Modificare la colazione in un'abbuffata così grande che sembri quasi un pasto di mezzogiorno. Tipico del buongustaio umbro che non riesce a resistere alle prelibatezze locali.
Stamattina c'ho fatto una 'magna'merenda' con la torta al testo e salsicce, altro che biscotti e caffè!
Usato per definire qualcuno che è sempre tra le nuvole, molto distratto o sognatore, come se vivesse in un mondo tutto suo.
Guarda quel cerretolo di Marco, gli parli e lui ti risponde dopo cinque minuti con occhi da pesce lesso!
Espressione ternana usata per descrivere qualcuno che fa o dice cose sciocche o ingenue.
Ma che stai a di'? Te comporti proprio come un salame se credi a tutte le frottole di Giovanni!
Usato per indicare il recuperare o prendere qualcosa in maniera spiccia e furba.
Vado un attimo alla festa a pogliarmi qualche tartina prima che finisca tutto!
Modo umbro per dire che si ha un sacco di ferie e ci si sente già in spiaggia con la Birra Moretti anche se è febbraio.
Ma fra', già sei in modalità vacanzone? Qua non s'è ancora visto un raggio de sole!
Modo umbro affettuoso per definire un esperto improvvisato che si atteggia a dottore.
Ma tu guarda il dotorito, solo perché ha messo due cerotti ora pensa di poter fare l'anestesista!
In Umbria, 'erbetta' non indica solo una pianta ma un trucco o stratagemma per ottenere qualcosa con furbizia.
Luca è sempre pieno di idee strane, fa così tanti giri che trova sempre l'erbetta giusta per saltare la fila al bar.
Discussioni infinite e senza capo né coda che si tengono nei bar umbri, principalmente su argomenti politici o sportivi.
Ieri sera al bar l'abbiamo tirata fino a tarda notte con i soliti parlamenti da bar: alla fine eravamo tutti esperti di calcio e politica!
Espressione per indicare un pasticcio o una situazione incasinata; a volte anche sinonimo di essere piuttosto sbadato o distratto.
Guarda che ciucciò che hai combinato in cucina con tutto quel gorgonzola!
Espressione che si usa per descrivere una persona che pensa di essere un gran professionista ma nel contesto sbagliato, come un orafo in uno stagno.
C'è il cugino Sandro che continua a dare consigli sulla pizza a Ninetta, ma lui lavora in banca... proprio un Mastro nello stagno!
Espressione umbra che indica quella pigrizia e attitudine malinconica tipica dei mesi freddi, quando non si ha voglia di far niente. Deriva dalla combinazione della parola 'cazzimma' (poca voglia) con l'inverno.
Ahó, ma oggi ti sei alzato con la cazzimma d'inverno? Non hai fatto altro che girarti nel piumone!
Espressione goliardica per una colazione abbondante, degna di un banchetto, tipicamente umbra. Perfetta dopo una serata allegra.
Dopo la sagra del prosciutto, mi sono fatto una magnacessa con cornetti, cappuccini e crostate a volontà.
Espressione ternana per dire che si sta litigando, ma in modo ironico, come se fosse un gioco.
Giovà, ieri sera' to sorèlla e Lucia hanno fatto a cazzotti per chi guidava la panda, e s'è riso fino a tardi!
Termine usato per indicare chi si infila di soppiatto o sguscia via come una faina da situazioni noiose, tipico degli amanti del relax nei parchi.
Appena hanno iniziato a parlare di politica al picnic, Marco ha sgaiattolato via verso il parco giochi.
Espressione per dire che bisogna ristabilire l'ordine o sistemare una situazione incasinata.
Dopo la festa di ieri sera, tocca recuperare 'l fòrtino: chip su tutti i pavimenti e Patrizia dorme ancora sul divano!
In perugino, indica il camminare senza fretta, magari perdendosi nei dettagli per strada.
Ma che te strusci? Muoviti un po', se no arriviamo domani!
Riferimento umbro per descrivere chi passa il tempo oziando come un falco in volo, ma senza mai combinare nulla di concreto.
Giovanni sta sempre a casa sua, sembra che volà 'me l'arpo piuttosto che trovarsi un lavoro!
Modo umbro per dire che qualcuno ha esagerato nel vestirsi, sembri più una veranda con tende svolazzanti!
Guarda come si è 'verandata' Claudia oggi, pare un gazebo in festa!
Modo per esprimere un caffè così forte da svegliare persino i morti, spesso riferito al primo caffè del mattino che sembra resuscitare.
Dopo 'sto caffettone sono pronto a tirare su tutta la giornata, altro che sveglia!
In Umbria, chiamare qualcuno 'finto-gnastero' significa dire che è un falso sincero, uno di quelli che ti dicono mezze verità facendoti il sorriso da amicone.
Ma finiscila, Andrea! Sei proprio un finto-gnastero con tutte queste storielle sulla tua dieta senza zucchero mentre bevi la Coca-Cola nel bagno!
Termine per definire una persona estremamente pignola e dedicata a mettere tutto in ordine e 'apparecchiare' la vita di chiunque intorno.
Oh, ma che fai te lu capàttu? Sem du' piatti da lavare, mica il Cenacolo!
Un detto umbro per indicare qualcosa di apparentemente semplice, ma che in realtà potrebbe essere disastroso: l'acqua del Lago Trasimeno non è proprio la più limpida!
Ma certo che riesco a riparare io il lavandino, è facile come bere un bicchiere di acqua del Trasimeno!
Usato per descrivere quel tipo che non sta mai fermo, sempre a tremare e muoversi come se avesse un motorino nell'anima.
Luca è proprio un tremòtto, guarda come saltella anche quando dovrebbe stare seduto!
Modo per dire che uno è completamente perso d'amore, paragonando l'intensità dell'amore alla cottura perfetta di un buon piatto umbro.
Marco? Quello è innamorato cotto come un tortellino di Lucia; non fa altro che pensare a lei giorno e notte!
Utilizzato in Umbria per descrivere qualcuno che parla inutilmente e con toni noiosi, proprio come uno strumento che fa sempre lo stesso suono.
Ma Filippo oggi c'ha proprio scocciato! Parla più di un pifferaro alla festa di paese!
Espressione umbra usata per descrivere qualcuno che fa le cose in modo rozzo e scomposto, come un macellaio alle prese con la carne.
Non rigirare così l'insalata, Giulio! Pare che fai er macellaio!
Modo di dire umbro per una persona insistente che continua a fare domande o richieste, stressando chiunque abbia intorno.
Ehi te, smettila di fare il rompiuova e lasciami lavorare in pace con queste scartoffie!
Espressione usata per dire a qualcuno di non trattenersi e andare avanti con decisione, come se dovesse attraversare le montagne senza paura.
Eh Giovanni, vuoi conquistarla? Supera pure l'Appennino e chiedile di uscire!
Espressione usata per invitare qualcuno a calmarsi o a seguire le regole senza fare storie, derivando un po' sarcasticamente dal termine 'obbedire'.
Oh Marco, ieri t'ha detto di sta' buono e tu te sei messo in mezzo al casino! Mo fa' l'obbidibbio e piantala!
Uno che si prende troppa vacanza, prendendosela comoda e senza fretta di tornare a lavorare.
Giovanni, sei diventato proprio uno sbarbino con tutte queste ferie! Ma torni mai in ufficio o ti mandiamo le foto del pranzo pure oggi?
Atto di chiedere uno sconto in modo furbo e insistente, tipico del mercante perugino che non molla mai.
Cianciotti, ma ce fai lo sconticcia' su 'sti pecorini? Altrimenti, vado dritto dalla concorrenza!
Termine usato per indicare una persona pigra e svogliata, che passa le giornate sul divano a fare zapping.
Ma sei sempre in pigiama? Sei proprio un paccocotto!
Termine umbro per indicare una persona particolarmente pigra e immobile, come se avesse un braccio paralizzato.
Guarda tu 'n po' quel Renato! Sta fermo tutto il giorno come una statua de quebraccio davanti alla TV!
Usato per dire che qualcuno è molto arrabbiato, al punto da sembrare un orso con le pulci.
Dopo aver aspettato un'ora il treno e vedersi chiudere le porte in faccia, era talmente incarognito che sembrava pronto a sbranare il capotreno.
Termine umbro che si usa per descrivere una persona caotica e irrimediabilmente disordinata, quel tipo che lascia un casino ovunque passi.
Mario è una vera sporcajola, basta guardare la sua scrivania piena di fogli e caffè rovesciato!
In gergo umbro, un termine affettuoso per indicare un bambino birbante o pestifero.
Oh ma guarda quel gaggiolo di Gianni, ne ha combinata un'altra delle sue nel cortile!
Espressione umbra per indicare una persona di testa dura, cocciuta come un mulo.
Gli ho detto che doveva girare a sinistra, ma quel Santa Capoccia ha preso la strada sbagliata lo stesso!
Riferito a chi lavora sodo e stente sotto il sole, spesso coperto di sudore per lo sforzo.
Guarda come sgobba Mario nei campi, pare proprio un sudaccio d'estate!
Espressione usata per descrivere qualcosa di molto buono, soprattutto cibo, una vera frittura che fa gola a tutti.
Mamma mia, 'sta porchetta è proprio un cicciotto! Roba da leccarsi i baffi e ricominciare il giro.
Vecchio detto per indicare un soggetto che si crede molto importante ma alla fine non vale granché.
Ma guarda 'sto Montone d'argento, si atteggia come se fosse il sindaco del paese!
In dialetto umbro, 'carbò' è un modo affettuoso per riferirsi a qualcuno che fa spesso pasticci o combinaguai.
Oh carbò, hai fatto cadere l'olio sul pavimento della cucina ancora una volta!
Espressione umbra per dire di fare un giro, soprattutto quando non si sa esattamente dove si sta andando, semplicemente per passare il tempo.
Vieni con me a scio' la machina? Tanto 'un c'ho niente da fa oggi!
Usato per descrivere qualcuno che si guarda intorno con aria di sufficienza e non fa nulla, come se fosse in visita turistica.
Marco, invece di stare lì a fare il museo vieni ad aiutarmi con la spesa!
Usato per descrivere qualcuno che è un po' stordito o confuso, specialmente nel traffico.
Stamattina Gianni era talmente matticciato che ha preso l'incrocio in contromano!
Espressione per dire che qualcuno sta esagerando con il bere, tipica delle serate in cui si brinda un po' troppo.
Ieri sera al compleanno di Luigi l'hai proprio arzato er gomito, hai pure ballato sulla tavola!
Usato per definire qualcuno che si espone troppo, tipo quello di Assisi che parla pure con i muri.
Guarda l'esposatello di Luca, sta raccontando a tutti in piazza come ha fatto la carbonara!
Espressione umbra per 'fare qualcosa di completamente inutile', come chi compra del vino sfuso di pessima qualità solo per avere una bottiglia.
Gli ho detto che era meglio studiare per l'esame invece di comprà na fiasca e guardare video su YouTube tutta la sera.
Un modo umbro simpatico per chiamare qualcuno che fa poco e niente, un fannullone per eccellenza!
Ma ancora a letto sei? Sei proprio 'na mezz'astica, nemmeno 'n temporale t'alza!
Espressione per indicare chi se la racconta troppo, perdendo tempo con discorsi inutili.
Questa sera al bar c'era Giulio che ha passato due ore a cullare a panchina su quanto era forte a calcetto… ma non ha mai visto il pallone!
In dialetto umbro, si usa quando qualcosa o qualcuno è un vero disastro, tutt'altro che un capolavoro!
Hai visto come ha cucinato la pasta Gianni? Un vero caporotto! Mancava solo che ci mettesse il ketchup!
Si dice quando qualcuno perde la pazienza e parte per la tangente, tipo un buon vecchio 'sclero' umbro DOC.
Giulia ha sbroccato quando ha scoperto che avevano finito il sugo al cinghiale: un urlo che si è sentito fino in cima alla Basilica!
Nel dialetto umbro, quando qualcuno è 'sgrebbiato' vuol dire che ha esagerato con il bere e ora cammina come se avesse fatto un esperimento di chimica andato male.
Dopo la festa, Mario era così sgrebbiato che pensava di essere laureato in alcolometria clandestina!
Espressione per dire a qualcuno di sbrigarsi, perché sta facendo perdere tempo agli altri.
Oh Gianna, fa' e saluteme che ce la faccio notte a sentì tutte 'ste chiacchiere!