Espressione usata per indicare la moglie a cui piace tenere le fila di tutto, dal budget familiare alla lista della spesa.
Devo chiedere alla densa mia se possiamo andarci in vacanza quest'anno... è lei il ministro delle finanze!
Espressione per indicare un cellulare antico, quelli da cui ci fai poco più che le telefonate.
Ma dai, metti giù quel téléfon de pagéna e comprati uno smartphone vero!
Espressione valdostana per descrivere una persona che combina continuamente pasticci o commette errori, in particolare quando cerca di fare qualcosa con troppa fretta.
Te l'avevo detto di usare la scala e non arrampicarti sul mobile! Sei proprio un sentì de grol!
Frase in patois valdostano che significa andare a zonzo senza meta, come quando vai a spasso solo per il gusto di muovere le gambe.
Non ho voglia di fare niente oggi, mi sa che vado a camminé 'ntorner al centro del paese.
Espressione per descrivere qualcuno che fa avanti e indietro senza combinare nulla, un po' come una persiana distratta dal vento.
Ma te, cosa fai? Sembra che stai rullando de persiane tutto il giorno senza concludere niente!
Locuzione per qualcuno che si appiccica a te come una zecca e non ti molla, soprattutto se abituato a vivere tra le montagne.
Guarda chi c'è, è Renzo la 'zecca de montagna', ha sentito che andiamo al rifugio e ora ci segue pure lì!
Termine usato dagli abitanti della Valle d'Aosta per descrivere il loro dialetto, ma anche per indicare chi si esprime in modo buffo e difficile da decifrare.
Ma che ha detto Pierre? Non ho capito un tubo, sembrava parlasse in patoà!
Termine affettuoso per indicare una ragazzina dolce ma birichina, amante delle chiacchiere.
Guarda che patata boubouche quella lì, sta raccontando storie a tutto il paese!
Espressione usata per descrivere qualcuno che si atteggia a gran personaggio nel villaggio, ma è noto per le sue gaffe.
Guarda il Paolo, tutto societàun con la giacca nuova e poi inciampa sul marciapiede davanti a tutti!
Espressione valdostana per invitare qualcuno a fare festa senza preoccuparsi di portare nulla.
Domenica faccio un pranzo, invé sengià! Vieni e basta, porta solo il tuo appetito!
Esonerazione vivace che significa 'guarda un po'!' usata per esprimere sorpresa o incredulità.
Quando Jean ha detto di aver scalato il Cervino senza corda, Lidia ha risposto: 'Tsalè! E io sono la regina d'Inghilterra!'
Espressione usata per descrivere il mettersi in ghingheri, prepararsi per uscire e fare bella figura, un po' come 'apparecchiare la tavola', ma qui ti apparecchi tu stesso!
Stasera si va a ballare, dobbiamo apéreke che ci saressa tant zente!
Termine affettuoso per definire una persona che, a tavola, se ne infischia del tempo e si gode le bontà valdostane con entusiasmo indescrivibile.
Guardalo là! È un vero magna-grolla: ha già finito il secondo piatto di polenta concia mentre noi stiamo ancora assaggiando l'antipasto!
Espressione usata per descrivere qualcuno che è lento nel comprendere le cose, come se la sua mente fosse rimasta in letargo invernal come a Gennaio.
Quando ho spiegato a Marco il piano per uscire stasera, mi guardava con l'espressione di 'Genève l'esprit', roba da mettersi le mani nei capelli!
Espressione valdostana per descrivere qualcuno che spreca il tempo con inutili chiacchiere o pettegolezzi.
Se continui a fare il taglier d'alagnole, non finiamo mai questo lavoro prima di sera!
Tipica esclamazione valdostana usata quando qualcuno decide di chiudere con un progetto troppo complesso, equivale a dire 'chiudiamola qua'.
Dopo dieci tentativi falliti di montare quella libreria IKEA, Marco ha detto: 'Saraveun, andiamo a berci una birra!'
Usato per indicare quando il tempo cambia rapidamente, passando dal sole alla neve in un batter d'occhio.
Portati l'ombrello oggi, che qui a Cogne il clima sbriclà di sicuro!
Espressione per descrivere una persona un po' moscia o fiacca, quasi sempre senza energia.
Dopo quella cena pesante, mi son sentito proprio un brocchio sulla pista da sci!
Espressione valdostana per dire tagliare i rami superflui, spesso usato metaforicamente per indicare che è il momento di liberarsi del superfluo nella vita.
Marco, se la fidanzata ti stressa sempre, forse devi tagliè la lunetta e sbarazzartene!
Espressione valdostana per chiedere a qualcuno di smettere di essere troppo appiccicoso o zuccheroso, come un dolce in overdose da cioccolato.
Ma piantala! Sei più appiccicoso del tuo profiterole, mòla-di-la e lasciami respirare un attimo!
Espressione valdostana che indica un'insolita e spesso non richiesta lezione di geografia stradale, data da chi crede di essere una mappa umana.
Alla sagra del paese siamo finiti in una 'mucciata' quando il vecchio Don si è messo a spiegare ogni curva della statale fino al confine con la Francia.
Espressione utilizzata per indicare una situazione incasinata o un compito particolarmente complicato.
La festa di Natale a casa tua? Quello sarà un vero muc, buona fortuna a pulire tutto domani!
Espressione che significa ingozzarsi, riempirsi di cibo senza controllo, durante una mangiata abbondante.
Non stas a mangiée la 'ndoja prima della cena di Natale, se no te m'è stôf come un tacchino!
Un termine usato per descrivere una colazione così abbondante che potresti non aver bisogno di pranzare. Di solito, consiste in formaggi locali, salumi e pane appena sfornato.
Ci siamo svegliati con un pain du matin che Stuart alla fine scusandosi ci ha chiesto: Ma era auguri o una sfida?
Usato per descrivere un evento o una situazione che sembra protrarsi all'infinito, specialmente se noioso o indesiderato, come un interminabile inverno valdostano.
Ma questa riunione è un eternostroppi, mi stanno già crescendo i cristalli di neve sulla schiena!
Espressione simpatica usata per descrivere una persona un po' buffa e goffa, con un atteggiamento che ricorda quello di chi non si prende troppo sul serio.
Ma guarda te quel tulipanotto di Marco che prova a sciare in costume da bagno!
Letteralmente 'metti in opera', significa essere talmente affamati da voler apparecchiare la tavola il più velocemente possibile.
É venuta l'ora de cena, metinneova che c'ho na famme che vedo i lupi!
Usato per definire chi non fa altro che lamentarsi tutto il tempo per cose da poco.
Smettila di fare il tzatagni solo perché ti hanno dato meno fonduta! Mica siamo in Parlamento!
Espressione per 'fare un colpo grosso' in maniera fulminea. Deriva dal francese, ma usato in dialetto locale.
Sei salito da Aosta a Courmayeur solo per una notte e hai tirato un coup de poing con le ragazze, che legendopo!
Espressione usata per indicare una persona che si pone a dare consigli non richiesti, come se fosse il sapientone del paese.
Ah Claudio, hai finito di 'ramassé l'orto'? Lasciami fare che so come cambiare un pneumatico!
Espressione usata per descrivere un raduno allegro e festoso, spesso improvvisato, dove si mangia, beve e ci si diverte all'aperto.
Anna ha portato il vino, Marco la chitarra... è diventata subito una fésta en pia!
Espressione usata per descrivere l'ascensore quando si ferma ad ogni piano facendoti perdere un sacco di tempo.
Stamattina ho preso il don-don e ci ho messo una vita ad arrivare in ufficio!
Espressione valdostana per indicare possesso o una conquista, spesso usata con tono di complicità.
Hai preso la nuova macchina? TziAh! Sei proprio un boss!
In valdostano, un 'feniôt' è una persona che sparisce misteriosamente quando arriva il momento di pagare il conto.
Giovanni fa sempre il feniôt al bar, proprio quando chiedono chi deve pagare!
Termine dialettale per indicare un tipo buffo che fa casino continuo, spesso senza motivo.
Non fare il tseutte, chiudila quella porta che sembri al parco giochi!
Espressione francoprovenzale per indicare un'amica un po' ficcanaso ma benvoluta.
Hai saputo che la fétta 'mignéè di Carla ha già scoperto il nostro piano per il weekend? È peggio dell'ispettore Gadget!
Accorciativo per 'métu énn', usato dagli abitanti della Valle per esprimere una situazione di totale e rilassata indifferenza, tipica dei giorni in cui non hai voglia di fare niente.
Oggi sono proprio in modalità mètu-énn: divano fisso e serie TV a manetta!
Un modo simpatico per indicare una persona che si innamora facilmente o ha sempre un flirt in corso.
Guarda lì, il prestabacio del gruppo ha già messo gli occhi sulla nuova barista!
Espressione usata per descrivere qualcuno che, dopo aver raccontato una bugia o un'esagerazione, rimane improvvisamente in silenzio quando viene messo alle strette.
Quando gli ho chiesto di mostrarmi le foto del viaggio a Parigi che diceva di aver fatto, è diventato subito sbiancaloh.
Espressione che indica qualcosa di estremamente freddo, anzi quasi ghiacciato. Utilizzato dai valdostani quando le temperature calano drasticamente.
Mamma mia stamattina fuori è 'très châl', mi si sono gelati pure i pensieri!
Un colorito invito ad andarsene, usato quando non si vuole più vedere una persona nei dintorni.
Se continui a lamentarti del freddo valdostano, svôcatète e vai in spiaggia!
Esuberante e melodrammatica espressione valdostana usata per descrivere qualcuno che si lamenta vistosamente, simile a un castoro che costruisce una diga di lacrime.
Cosa piangi come un castoro solo perché t'è caduta la polenta per terra? Te ne faccio un altro piatto!
Usato per descrivere un gran casino, spesso una situazione di caos totale in cui non si capisce più niente.
Quando hanno dato l'annuncio del concerto gratis c'è stato un terremuca che sembrava la Fiera del bestiame!
Espressione valdostana per indicare qualcuno che è nato fortunato, come se avesse già un cappello pronto sulla testa.
Quando Luigi ha vinto alla lotteria per la quinta volta, tutti hanno detto: 'Ah, ma quel lì è nato col bònèt!'
Un modo per indicare un tipo che vaga da festa in festa a caccia di grolle (bevande alcoliche) e compagnia!
Guarda quel Pierre, sempre in giro a cercare una grolla; è proprio un famigerato nomade della Valle!
Termine usato per descrivere qualcuno che, da vero montanaro delle Alpi, sembra non stancarsi mai e continuare all'infinito.
Luca è un po' eternandé quando si tratta di sciare: sul cucuzzolo rimane ore senza fermarsi!
Nel dialetto valdostano, significa essere desiderosi di partire per un viaggio o uscire dalla routine quotidiana.
Dopo mesi di lavoro senza pause, mi sento proprio un pôssapor!
Espressione che si usa quando qualcuno parte a fare qualcosa con tanta foga iniziale, ma poi si perde per strada.
Marco ha iniziato il progetto tutto entusiasta, ma alla fine è stata la solita mettiamosse: ha abbandonato dopo due giorni!
Gergo valdostano per descrivere qualcuno che ama vantarsi, ma poi combina poco o nulla.
Marco l'ha fatto di nuovo! Promesso gran festa e poi niente... Ma che baterco!
Invito ironico e rassegnato rivolto ad un turista che si ferma a guardare il panorama invece di lasciar strada libera.
Ecco l'ennesimo camper fermo in curva... Transi' tu, aostano!
Usato per dire a qualcuno di calmarsi, soprattutto quando è arrabbiato come uno sciame d'api.
Guarda che se non ti sciamè subito ti foumo a scarpa!
Un modo spiritoso per dire che una persona è andata a confessare tutti i suoi piccoli guai e indiscrezioni alla nonna.
Marco ieri s'è messo a piangere e ha telefonato alla nonna: altro che andare dal prete, lui va sempre in cattedral!
Espressione simpatica per descrivere qualcuno che si pavoneggia oltremisura, come se 'superasse' continuamente gli altri.
Luca è proprio un boudza-da-poteche; sta ancora raccontando a tutti di quando ha battuto il campione di petanque.
Espressione valdostana per descrivere qualcuno che parla sottovoce, quasi complottando.
Ma cosa stai frinafrullando lì all'angolo con Giuseppe? Si vede da qui!
Espressione per indicare una persona che ama star da sola, come gli orsi sulle montagne della Valle d'Aosta.
Luigi? È sempre isolé come l'orso bianco, al massimo lo vedi mentre gioca a carte coi camosci!
Espressione simpatica usata per indicare una chiacchierata o un pettegolezzo in paese. Spesso si accompagna a soste interminabili al bar del borgo.
Dopo la messa, Maria e Giovanna sono andate a fare due tchatà sulla nuova coppia del villaggio.
Esclamazione in patois valdostano usata per dire a qualcuno di piantarla di fare sciocchezze o gesti goffi.
Ma fatt i malohn, Andrea, è gennaio e sei già caduto tre volte sul ghiaccio!
Modo scherzoso per descrivere una persona che sembra sempre avere una nuvoletta di guai sopra la testa.
Giovanni arriva al bar e fa cadere il caffè: 'Oh, sfortunà méla, manco oggi riesci a bere tranquillo?'
In dialetto valdostano, tarinà significa chiacchierare molto senza dire nulla di utile o concreto. Perfetto per quel tipo di conversazioni tra amici al bar che vanno avanti all'infinito.
Gianni stasera è in piena modalità tarinà, ha passato mezz'ora a raccontarci del suo gatto senza arrivare mai a un punto!
Espressione valdostana per indicare qualcuno che fa il gradasso, cercando sempre di mettersi in mostra.
Mario è salito sul palco della sagra a fare lo show, sempre con il suo modo di fare da boguettà!
In dialetto valdostano, significa 'sentirsi troppo sazio' o 'non poterne più', soprattutto dopo un pranzo abbondante.
Dopo il pranzo di Natale, Pierino era così spoussè che ci ha messo mezz'ora solo per alzarsi dalla sedia!
Espressione usata per descrivere una persona che vive fuori dal tempo, sempre con la testa tra le nuvole come se pascolasse pecore in un'altra epoca.
Giovanni pensa ancora di poter trovare il miglior formaggio della Valle con il pendolo: proprio un ancien berger!
Un modo affettuoso per chiamare un bambino vivace e un po' monello, tipico dell'entroterra valdostano.
Guarda quel piacevolatz che corre dappertutto, sembra abbia bevuto una dose doppia di cioccolata calda!
Espressione utilizzata per indicare qualcuno che spreca il suo tempo bighellonando senza scopo.
Ma oggi niente lavoro per te, vai solo andé a fa boure e non combini nulla!
Nella lingua valdostana, un 'baloss' è qualcuno che si atteggia a furbetto o vecchio lupo di mare.
Guarda quel baloss di Paolo che pretende di sapere tutto sui migliori vini della Valle!
Esclamazione ironica usata per sottolineare un'eccessiva importanza data a qualcosa di banale, come dire 'wow che scoperta!' in tono sarcastico.
Hai davvero lavato i piatti? Patapignò! Adesso possiamo vincere il Nobel per la pace!
Un modo goliardico per chiamare l'universitario chiuso in casa a studiare aspettando la laurea, radicato nel dialetto walser.
Mario è sparito da mesi, ormai è un vero fripaquin. Chissà se si ricorda ancora com'è fatta una birra al pub!
Modo tipico di dire che qualcuno ha già 'prenotato' tutto, ovvero che monopolizza situazioni o eventi.
Oh Luca, con tutti gli aperitivi che prenotì sempre in Valle, sembra quasi ti pagano per farlo!
Espressione valdostana per descrivere qualcuno che fa grandi piani ma è un imbranatello a ballare, una sorta di 'maestro da salotto'.
Ugo dice sempre di essere il re del tango, ma ieri era un vero bailìn de coppa sulla pista!
Un modo valdostano per dire 'estate', ma con la connotazione di un caldo e sole esagerati, al punto da sciogliere anche le Alpi.
Oggi fa così béscia che quasi mi sembra di essere in Sahara!
Espressione utilizzata per indicare chi va a zonzo senza uno scopo preciso, quasi a perdere tempo o evitare i doveri.
Invece di fare i compiti, Gianni è sempre in giro ad andé a pecòi con gli amici!
È una parola dialettale che si usa per descrivere qualcosa di straordinariamente bello o perfetto, quasi da lasciare senza fiato. Tipico modo valligiano di esprimere entusiasmo in modo vigoroso.
"Hai visto quel panorama? È proprio un tsrifftou, altro che cartoline!"
Espressione per indicare una persona con un ego talmente gonfio che fa concorrenza al Monte Bianco.
Marcello non ci credevo fino a ieri, ma dopo sentirti dire che sei l'erede degli Alpini, ho capito che sei proprio una fehta!
Usato per esprimere disapprovazione o ironia quando qualcuno fa una scelta discutibile, è l'equivalente aostano di 'che peccato' con un pizzico di sarcasmo.
Hai fatto skiando senza casco? Péca se ti rompi la testa e non puoi più sciare quest'inverno!
Frase utilizzata per descrivere qualcuno che si comporta in modo rude o schivo, tipico di chi è cresciuto tra le montagne della Valle d'Aosta.
Ma lascia stare Gigi, ormai lo sa tutto il paese che è un orso valdostano: preferisce passare il sabato sera col camino e la polenta piuttosto che andare a ballare!
Espressione valdostana per indicare una persona lenta o immobile, spesso usata bonariamente tra amici.
Dai bécju, muoviti un po'! Sennò ci fanno notte prima che arrivi al bar!
Espressione utilizzata per descrivere qualcuno che si è abbuffato così tanto di fonduta che sembra trasformarsi in essa.
Dopo la cena a casa di Piero, ti giuro che sembrava ripién d'fondue, non si alzava più dal divano!
Esclamazione usata per dire che qualcuno sta facendo lo spavaldo, come se avesse appena preso la patente ed è già un esperto del volante.
Giò, và piano con quella bicicletta elettrica! Non fare il ména patôn solo perché hai passato l'esame ieri!
Un giovane studente che preferisce bighellonare piuttosto che aprire i libri.
Gianni, smettila di fare il ganaletto e preparati per l'esame di matematica!
Espressione che descrive un amico sempre affamato, in cerca di cibo ovunque vada.
Ogni volta che andiamo al rifugio, il buon Federico diventa un rattone, arraffa tutto quello che ci sta nel piatto!
Termine dialettale per descrivere qualcuno che è sempre in giro a perder tempo nei bar del paese.
Ehi Gigi, se non fossi un roudat cronico, magari riusciresti anche a ricordarti il compleanno di tua moglie!
Espressione usata per descrivere un amante della natura che si perde sempre nei boschi alla ricerca di piante commestibili, spesso senza ricordarsi come tornare a casa.
L'altro giorno il mio amico Léon è andato a fare una passeggiata nei boschi ed è tornato dopo cena: sarà stato un vero mangiafoglie!
Espressione valdostana per indicare qualcuno che perde tempo o gira a vuoto senza combinare nulla di concreto.
Invece de travá, l'ho védu sempre andé a fagne le barche in piazza col suo amico!
Termine usato per indicare una situazione ingestibile, in cui regna il caos totale. Perfetto per descrivere giornate in cui non te ne va bene una.
Oggi è stato proprio uno spetegül: ho rovesciato il caffè, bucato la gomma e dimenticato le chiavi di casa!
Usato per indicare qualcosa (o qualcuno) di improvviso o veloce, come un cambio repentino nello stato delle cose.
Ero tranquillo al bar, quando lèmpa arriva Gianni tutto agitato: sembra ci sia uno sconto pazzo sui formaggi in centro!
Situazione drammatica e catastrofica in cui si è finito il formaggio durante una serata con gli amici.
Ragazzi, abbiamo un'emergenza di fonduta! Corri subito al supermercato prima che ci linci!
Espressione usata per descrivere un caos totale, paragonabile al trambusto di una serata in un casinò ai piedi del Monte Bianco.
Sono arrivato alla festa ed era il panico: sembrava il Casinò del Mont Blanc, con gente ovunque e musica a palla!
Un giovane automobilista un po' impacciato che, appena presa la patente, si sente l'erede di Schumacher.
Guarda come va in giro quello lì, sembra proprio un patateneur fresco di scuola guida!
Nel dialetto valdostano, 'bonvin' si usa per indicare una persona di buona famiglia che tende a essere un po' snob e fuori dalla realtà.
Guarda chi arriva, il buon Bonvin non sa neanche come si fa la coda al supermercato!
Fare un gran casino o combinare una confusione, spesso con il coinvolgimento di tante persone.
Sabato sera nel bar del paese hanno fiato 'n caso: sembrava una festa di matrimonio a sorpresa!
Termine utilizzato per indicare una ragazza di bell'aspetto, spesso anche un po' vanitosa.
Guarda che cartsa quella lì, si crede la regina delle nevi con tutto quel trucco!
Espressione valdostana per alludere a chi spende tutti i soldi in una sera, bevendo un po' troppo o coccolandosi al bar.
Ieri sera Giacomo ha lanciato lo grolla e adesso si lamenta che non ha nemmeno due euro per il caffè!
Derivante dal patois valdostano, indica una persona che parla troppo o sparla senza sapere di cosa sta parlando.
Gigi, smettila di fare il déquendion al bar. Non sai mica com'è andata la storia della partita!
Esclamazione usata per descrivere qualcuno di particolarmente testardo o ostinato, come una capra di montagna.
Se continua a insistere che può scalare il Cervino in infradito, valà che tèta!
Espressione usata per definire un gruppo di persone testarde come muli, che non cambiano idea nemmeno con una ruspa.
Provare a convincere lo zio Piero a diventare vegano è come parlare allo zoccolo duro: impossibile!
Termine usato dagli abitanti per indicare una persona che taglia corto o va dritto al punto senza troppi fronzoli, come si fa quando si potano le piante.
Ma guarda 'sto René, è proprio un pota-peta: finiscono le chiacchiere e passa subito ai fatti, tipo ieri quando ha chiuso la discussione in due secondi!
Espressione valdostana per indicare qualcuno che si crede bravo in tutto, ma spesso è solo un gran chiacchierone.
Non fare il lou brav, la prossima volta fai tu i polpettoni se sei così esperto!
Termine affettuoso usato dagli anziani in Valle d'Aosta per rivolgersi a un giovane, come fosse il loro figlio o nipote. A volte anche per sgridare bonariamente.
Ehi fiö, mica pensavi di uscire senza un ombrello con questo temporale, vero?
Usato per chi se la prende troppo comoda e viene lasciato a 'marcire' nei suoi progetti, sempre in ritardo.
Guarda che marcìn! Doveva finire il progetto una settimana fa e ancora se la dorme.
Un termine affettuoso per una persona che si sente sempre al centro dell'attenzione, come se portasse una medaglia invisibile sul petto.
Guarda il Giandi oggi con tutto quel raccontare di domenica: ha solo sistemato gli sci in cantina!