Emilia-Romagna
Qui la vita è un mix di tortellini, piadina e discoteca. Bologna accoglie con “ciao bello” e un aperitivo lungo sei ore. A Modena parlano di motori come fossero figli, a Parma di prosciutto come fosse oro. La Romagna, poi, balla tutta l’estate urlando “A s’vèd in spiaggia!”.
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Ascènzor
Termine bolognese usato per descrivere qualcuno che si insinua troppo vicino a un'altra persona, specialmente quando non c'è abbastanza spazio.
"Oh ma al stai facendo l'ascènzor? Ce n'è di piazza eina in tutt la città!"
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Scampagnèda
In Emilia, una gita in campagna che di solito finisce con un'esagerata abbuffata di tortellini e lambrusco.
"Ohi Mario, per domenica organizziamo una scampagnèda così finiamo il prosciutto dello zio Gino!"
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Falsariga
Quando un piano o idea sembra figo in teoria, ma nella pratica è un disastro totale. Come dire che solo sulla carta era da soldato di ventura.
"Oh raga, l'idea di fare una grigliata sotto la pioggia sembrava fighissima...ma è stata proprio una falsariga colossale!"
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Mó
Modo emiliano. Si usa per dare enfasi e può voler dire 'ora', 'ma dai' o semplicemente 'davvero'. È un jolly linguistico.
"Te hai finito tutta la torta? Mó, mannaggia, me ne lasciavi un po'!"
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Elegante come una piadina
Un modo ironico per descrivere qualcuno che cerca di sembrare sofisticato ma finisce solo per essere goffo, un po' come cercare di usare una piadina come piatto da gourmet.
"Guarda Marco con il suo papillon a pois e i calzini spaiati... è elegante come una piadina!"
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Magna come un bue
Espressione utilizzata per descrivere qualcuno che ha un appetito insaziabile o ama mangiare abbondantemente.
"Guarda Giovanni alla sagra della porchetta, magna come un bue e non si ferma mai!"
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Rompipalle
Tipico bolognese, indica qualcuno che è fastidioso come un sassolino nella scarpa.
"Dai Luca, non fare il rompipalle, lasciami guardare la partita in pace!"
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Sburoneggiare
Fare il gradasso, mettersi in mostra con ostinazione tipica di chi non sa mai quando fermarsi.
"Se continua a sburoneggiare così al bar, finisce che lo cacciano fuori anche stavolta!"
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Far lè una trionfata
Fare qualcosa in grande stile, ma spesso con un po' di esagerazione da spaccone.
"Gigi ha portato tutto il condominio a cena pensando fosse re: una vera trionfata da matto!"
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Patacca
In dialetto bolognese, indica una persona che si atteggia a gran figo ma in realtà non lo è.
"Guarda quel patacca con gli occhiali da sole dentro al bar, ci manca solo la sciarpa in estate!"
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Chiudere la saracinesca
Modo di dire bolognese che significa smettere di mangiare perché si è sazi oltre ogni limite.
"Dopo tre piatti di tortellini, ho dovuto chiudere la saracinesca se no scoppiavo!"
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Fèr la pèra
Una divertente espressione bolognese usata per descrivere qualcuno che fa il buffone o si comporta in modo sciocco.
"Guarda quel Matteo come balla sul tavolo... sta proprio a fèr la pèra stasera!"
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Magna-mòbil
Un'espressione utilizzata soprattutto dai bolognesi per riferirsi a quegli amici che passano da casa tua solo quando sanno che c'è roba buona da mangiare. Persone mobili attratte dal cibo!
"Guarda chi arriva proprio mentre sto preparando le lasagne! Eh sì, il solito magna-mòbil!"
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Briscola
No, non si tratta solo del gioco di carte! In Emilia-Romagna 'fare una briscola' vuol dire compiere qualcosa di spettacolare o risolvere un problema in modo brillante.
"Hai visto Marco? Ha fatto una briscola con quella torta: sembrava uscita da MasterChef!"
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Trebbo
Indica una chiacchierata tra amici, spesso prolungata e animata da buon cibo e vino.
"Oh, stasera ci troviamo per un trebbo in veranda, porta il salame che io porto il lambrusco!"
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L'é un trionfo
Esclamazione di meraviglia e approvazione per qualcosa di magnifico. Perfetto quando una pasta al ragù è incredibilmente buona o il tuo amico ha finalmente capito come cambiare una gomma.
"Hai visto che gnocchi? L'é un trionfo, sembrano fatti dalla nonna!"
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Patacca
Qualcosa di falso, cialtronesco o di scarso valore.
"Quell'orologio è una patacca, si è rotto dopo due giorni."
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Rompere i maroni
Espressione colorita per dire che qualcuno sta dando fastidio in maniera insistente.
"Oh Gianni, ma la pianti di rompere i maroni con 'ste storie? Andiamo a farci un giro al bar!"
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Maiala!
Tipica esclamazione bolognese che esprime sorpresa o stupore, spesso usata quando un evento inaspettato lascia senza parole.
"Quando ha visto il conto del ristorante, ha esclamato: 'Maiala! Mi ci vorrebbe uno stipendio in più!'"
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Andare in penna
Espressione bolognese per indicare qualcuno che perde il filo del discorso o si dimentica qualcosa di importante.
"Gianni dovevi comprare il latte, ma sei andato in penna e hai portato solo caramelle!"
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Lumacare
Tipico modo di dire emiliano per indicare qualcuno che se la prende comoda e va avanti come una lumaca.
"Dài, Giulio, smettila di lumacare e finisci di prepararti che siamo già in ritardo per l'aperitivo!"
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Stofinato
Aggettivo emiliano per descrivere qualcuno che ha mangiato al punto da essere pieno come una botte.
"Dopo il pranzo di domenica dalla nonna, sono uscito dalla sua cucina così stofinato che non riuscivo neanche a piegarmi."
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Star ch'la baraca
Espressione bolognese per dire di controllare la situazione o tenere sotto controllo un pasticcio.
"Dài, Carlo, vai in vacanza tranquillo! Qui pensaci io a star ch'la baraca."
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Pizzarolo
Termine ironico usato a Bologna per definire qualcuno che pensa di saper far tutto, ma in realtà combina poco e niente.
"Oh Carlo, ma la smetti di fare il pizzarolo? Non sei capace neanche di aggiustare una ruota!"
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Dê gàs a bestia
Tipica esortazione emiliana per invitare qualcuno a dare il massimo, che sia in un'impresa o semplicemente in caciara.
"Durante la gara di go-kart, Luca mi ha urlato: 'Dê gàs a bestia!' mentre superavo tutti come un razzo."
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Strafalcione
Un errore clamoroso e spesso divertente, tipico di chi si arrabatta a fare qualcosa senza sapere bene come.
"Ho provato a fare la dota con le tagliatelle fresche, ma è uscito fuori un strafalcione che nemmeno mia nonna avrebbe saputo aggiustare!"
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Zacagnare
Verbo emiliano che significa mangiare con voracità e senza freni.
"Dopo la partita di calcio siamo andati tutti in trattoria a zacagnare una montagna di tortellini."
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Sgranato come un pistacchio
Indica una persona che è completamente confusa e spaesata, simile a quando un pistacchio è stato tolto dal guscio.
"Dopo la serata in osteria, eri sgranato come un pistacchio!"
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Cumpagnèin da gelato
Modo ironico di chiamare un amico o conoscente che si fa vedere solo quando c'è qualcosa di gratis, come un invito a mangiare il gelato.
"Guarda chi c'è! Anche sto giro cumparsu 'sto cumpagnèin da gelato, tanto paga sempre qualcun altro!"
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Mòtta
In dialetto bolognese, 'mòtta' si usa per indicare una persona che non sta mai dove dovrebbe essere, un po' come dire vagabondo ma in chiave affettuosa.
"Oh, quella mòtta di mio cugino è sempre in giro per il paese invece di studiare!"
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Andèr in paruffa
Un'espressione usata per indicare il saltare alle conclusioni o prendere decisioni avventate senza pensarci troppo.
"Gianni voleva vendere la macchina solo perché aveva un graffio, gli ho detto di non andèr in paruffa!"
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Smollèr
Nel dialetto bolognese indica l'azione di lasciar perdere o mollare qualcuno o qualcosa.
"Basta Giovanni, smollèla con quelle chiacchiere e dammi una mano a sistemare il garage!"
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Panira
Nell'entroterra bolognese, è colui o colei che attira problemi come una calamita attira il ferro.
"Gianni è proprio una panira, ogni volta che usciamo con lui finiamo in situazioni assurde!"
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Ruvène e scapòzza
Espressione usata a Modena per descrivere una persona che fa disastri ovunque vada, come un piccolo uragano di guai.
"Gianni è arrivato alla festa da pochi minuti e ha già combinato un ruvène e scapòzza rompendo il tavolo!"
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Patacca
Una persona che fa il bullo o che racconta palle per impressionare gli altri, spesso senza successo.
"Gianni ieri ha detto di aver corso con Valentino Rossi, ma tutti sanno che è una gran patacca."
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Tiràr fòra al nez
Modo di dire bolognese per indicare chiaramente che una persona finalmente decide di uscire, dopo essere stata rintanata in casa per troppo tempo.
"Dai Giuseppe, stasera tiràt fòra al nez e vieni a bere un bicchiere con noi! Non puoi sempre restare attaccato al divano!"
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Ma che cèlto!
Espressione bolognese usata per commentare qualcosa di sorprendente o straordinario. Derivato da 'celeste', ma con quel tocco di ironia emiliana.
"Hai visto Gianni? Ha mangiato tre piadine in dieci minuti! Ma che cèlto!"
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Sgambùra
Espressione bolognese che significa combinare un pasticcio o fare una cavolata.
"Te l'ho detto mille volte di non mettere il sale nel caffè, ma te nada! Hai fatto un'altra sgambùra!"
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Nordico
Espressione bolognese per prendere in giro chi si lamenta del freddo non appena la temperatura scende sotto i 15°C.
"Guarda te, Luca è già in piumino e siamo solo in ottobre... che nordico!"
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Innamorato cotto come un tortellino
Modo per dire che uno è completamente perso d'amore, paragonando l'intensità dell'amore alla cottura perfetta di un tortellino.
"Marco? Quello è innamorato cotto come un tortellino di Lucia; non fa altro che pensare a lei giorno e notte!"
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Tagliare l'erba
Espressione bolognese per dire che si sta facendo una pausa imprevista dal lavoro, magari per chiacchierare o bighellonare.
"Oggi in ufficio tutti stressati e io invece mi sono messo a tagliare l'erba con Claudia alla macchinetta del caffè!"
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Aria d'partenza
Quando qualcuno dà l'impressione di voler andare via o cambiare, ma continua a rimandare. Essere in eterno stallo.
"Marco dice sempre che cambia lavoro, ma con quella sua aria d'partenza sono due anni che è ancora lì in ufficio."
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Latte al dente
Frase burlona usata per indicare un cappuccino veramente tanto schiumoso, quasi da doverlo masticare.
"Non mi aspettavo che il barista facesse un latte al dente, sono qui con il cucchiaino a lottare!"
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Sotàzz
Termine bolognese per indicare una persona che fa il furbo e si muove sempre nell'ombra, come se stesse tramando qualcosa.
"Oh lì, sotàzz! Lo so che sei stato tu a finire i tortellini ieri notte!"
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Fà 'na kosa da bagnétta
Frase usata a Bologna per indicare un'azione fatta tanto per passare il tempo e senza impegno, tipica di quando fa troppo caldo per lavorare seriamente.
"Guarda che sole oggi! Meglio andiamo al parco e facciamo 'na kosa da bagnétta invece di sudare in ufficio."
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Gnappa
Termine affettuoso e un po' birichino per definire una ragazza carina o una 'pupa'. Usato soprattutto al bar dopo il terzo spritz.
"Oh Luca, hai visto che gnappa quella al bancone? Facciamo a gara su chi offre il prossimo giro?"
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Nomadi
Usato per descrivere una persona che non riesce a stare ferma, spesso in cerca di avventure e feste.
"Ma tu guardalo, è sempre in giro come i Nomadi! Ieri sera era a Bologna e oggi già va a Rimini!"
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Gh'avar el scurzulén
Espressione bolognese per indicare che si ha molta fame, derivando da 'scurzul' che indica qualcosa di vuoto e bisognoso di essere riempito.
"Dai, andêmo ai tortellini perché gh'ho addirittura el scurzulén!"
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Andare in farmacia
Espressione spiritosa usata per indicare l'uscire di casa con una scusa, spesso per un appuntamento amoroso segreto o per svagarsi.
"Stasera dico a mia moglie che vado in farmacia... ma la 'ricetta' è al bar con gli amici!"
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Museé dal nonno
Modo scherzoso per definire le vecchie cose che si trovano in casa dei nonni, come se fossero pezzi da museo.
"Te ve' a cä ed mia nonna? L'è un museé dal nonno: l'é ag imbaras ad ruberi!"