Espressione tipica bolognese per indicare il passare del tempo bighellonando o senza fare nulla di produttivo.
Oggi niente scuola, andiamo a brösa al parché col birrino e la chitarrina nello zaino!
Espressione bolognese per descrivere una situazione che è un vero pasticcio, come quando scrivi tanto ma senza senso.
Ho provato a fare io i tortellini ma alla fine è venuto fuori un mòtt grandascrit!
Metafora per un amico o compagno fidato, sempre disponibile e alla mano.
Oh, Mario è proprio la mia piadina! Sempre pronto a darmi una mano quando ho bisogno.
Espressione bolognese che si usa quando qualcosa sta andando a rotoli o peggiorando drasticamente, come una frittura bruciata.
Luigi, i tuoi piani per la festa sono proprio s'al tîra zó dal fumu, meglio ordinare la pizza!
Espressione bolognese che significa prendere un colpo di freddo; solitamente usata per esprimere preoccupazione quando qualcuno si scopre troppo.
Maria, metti su la giacca che fuori piove e dopo ciapèr l'acqua!
Termine emiliano per indicare un tipo alla moda che si sforza di sembrare giovane, ma ormai è stagionato come un prosciutto.
Guarda il Moreno con quei jeans strappati... Ah, vecjaör, vuoi sembrare ancora in discoteca a vent'anni?
Espressione bolognese per indicare qualcuno che cerca di ingraziarsi gli altri con coccole o lusinghe.
Guarda che non ci casco più, Dal carezzi. Le lezioni le ho già fatte io ieri!
Espressione dialettale per definire una persona pigra e lenta, come quella che quando c'è da fare qualcosa sparisce dietro le persiane di casa.
Guarda quel caval d'Persian! È ancora a letto mentre noi siamo già al lavoro da ore!
Tipico termine bolognese per indicare una sigaretta, spesso associata a un momento di relax.
Ho bisogno di un sfujnazz dopo quella riunione infinita, vieni sul balcone con me?
Espressione bolognese per indicare uno che non sa organizzarsi, un po' come dirgli 'disorganizzato senza speranza'.
Marco è proprio un aciuagha: ha invitato tutti alla festa ma s'è dimenticato di comprare gli snack!
Modo emiliano. Si usa per dare enfasi e può voler dire 'ora', 'ma dai' o semplicemente 'davvero'. È un jolly linguistico.
Te hai finito tutta la torta? Mó, mannaggia, me ne lasciavi un po'!
Espressione bolognese usata per una persona che si dà un sacco di arie, come se avesse mani d'oro.
Guarda quel Gianni lì, pensa d'essere mân'îdro solo perché ha montato una mensola!
Espressione bolognese per indicare qualcosa di completamente rovinato o dannoso.
L'hai visto il motorino di Piero? L'ha lasciato sotto la pioggia, ormai è un zucket!
Nelle colline emiliane, è uno che dà sempre il meglio di sé per impressionare gli altri con un'abbuffata generosa.
Giovanni ha preparato una tavolata da vero sgudladòr: lasagne, tortellini e pure il lambrusco a fiumi!
Espressione usata a Bologna per dire che si sta per perdere la pazienza, o che una situazione sta diventando troppo caotica.
Quando i parenti iniziano a discutere ferocemente sulla ricetta del ragù, mia madre va sempre in bòl!
Detto bolognese per riferirsi a una persona che si veste con poca cura e appare sempre un po' sgualcita, come un salame malmesso.
Ma dai, Gianluca è venuto al matrimonio vestito da salàm in scarpe d'còta! Neanche il prete lo ha riconosciuto!
Tradotto letteralmente significa 'fare il quadro', ma in emiliano si usa per dire che qualcuno sta facendo una sceneggiata o esagerando.
Oh Gianni, basta far al scursôn! È solo un graffio sulla macchina e ti applichi come se fosse distrutta!
Espressione utilizzata per descrivere qualcuno che ha un appetito insaziabile o ama mangiare abbondantemente.
Guarda Giovanni alla sagra della porchetta, magna come un bue e non si ferma mai!
Quando qualcuno cerca di aggiustare qualcosa ma finisce per peggiorare la situazione.
Marco ha provato a riparare il vecchio tosaerba e invece l'ha spachicciato del tutto!
Espressione tipica emiliana per indicare il chiacchiericcio e le bevute di gruppo, spesso al bar o in un'osteria.
Dopo il lavoro andiamo al bar a far la ciacola con una bella birretta fresca!
Espressione dialettale che descrive l'atto di farsi prendere dall'euforia o dall'entusiasmo, come se la tua testa avesse preso il volo.
Quando ha saputo del concerto a Bologna, è andato in pinna e ha iniziato a saltare sul divano!
Modo di dire emiliano per riferirsi a una situazione che procede senza intoppi, come un meccanismo ben oliato.
Oh raga, la nostra festa è andèda proprio a tèmp da quadro, manco un bicchiere rotto!
Tipico bolognese, indica qualcuno che è fastidioso come un sassolino nella scarpa.
Dai Luca, non fare il rompipalle, lasciami guardare la partita in pace!
Termine emiliano usato per prendere bonariamente in giro un giovane inesperto o un amico imbranato.
Oh bócia, guarda che l'hai messo al contrario il cappello, mica ti credi di essere alla moda!
Espressione bolognese per indicare qualcuno che è sempre su di giri, impegnato in mille attività.
Luisa? È sempre a stê in bala tra yoga, lavoro e aperitivi: vien da chiedersi se dorme mai!
Termine usato per descrivere una situazione o persona che 'travasa' o esagera in qualcosa, proprio come un lago quando straripa.
Giovanni ha mangiato così tanti tortelli ieri sera che sembrava un lagone!
Fare il gradasso, mettersi in mostra con ostinazione tipica di chi non sa mai quando fermarsi.
Se continua a sburoneggiare così al bar, finisce che lo cacciano fuori anche stavolta!
Parma finché si vuole! Piagnaro è l'amico che ogni volta sembra avere il mondo contro e te lo ripete, tipo un disco rotto.
Ma Gigi smettila di fare il piagnaro, non può piovere sempre quando inviti la tipa al bar!
Termine usato nel bolognese per indicare una persona che aspetta con ansia ma finge di essere rilassata.
Gianni stava lì come un aspeterello al bar, fingendo serenità mentre le guardava l'orologio ogni cinque secondi aspettando la Monica.
Espressione bolognese per indicare una salumeria che fa miracoli contro ogni tristezza.
Quando son giù di morale, mi faccio un giretto alla farmacia di salùm e tutto passa con un bel panino col crudo!
Detto bolognese per qualcuno che sembra avere sempre la sfortuna addosso, quasi come se avesse una maledizione.
Oh Mario, ogni volta che provi a fare qualcosa, va tutto storto… te par proprio ch'l'è gh'na rogna attaccada!
Modo bolognese per indicare un pasticcio o confusione, spesso causata da qualcuno con troppo 'spirito' di iniziativa.
Guarda che imbrozèl ha combinato Giorgio in cucina tentando la carbonara con l'aceto balsamico!
In dialetto emiliano, significa 'ragazzo', spesso usato in modo amichevole o canzonatorio tra amici.
Oh guazza, te vieni al bar stasera o stai con la morosa?
Espressione bolognese che indica l'arte di procrastinare tutto sotto un apparente entusiasmo da campeggio.
Ahò, Marco dice che studia un sacco, ma in realtà fa solo la tendina: sempre a rimandare!
Espressione bolognese usata per indicare che si è in totale relax e senza fare nulla di produttivo, come una 'signora' annoiata nel suo salotto.
Oh raga, oggi niente lavoro: me ne sto tutto il giorno a casa azdo la sgnora!
Termine bolognese per chiamare confidenzialmente un'amica stretta, come se fosse quasi una sorella.
Dai amiga, andiamo a prenderci un gelato prima che il gelataio chiuda bottega!
Espressione usata a Bologna per indicare una situazione assolutamente esagerata o fuori norma, tipo 'più grande del necessario'.
Gianni, con quel giubbotto imbottito sembri una cattedrala in mezzo alle capanne!
In dialetto bolognese, indica una persona che si atteggia a gran figo ma in realtà non lo è.
Guarda quel patacca con gli occhiali da sole dentro al bar, ci manca solo la sciarpa in estate!
Modo ironico per dire 'pagare da bere', spesso usato tra amici dopo una vittoria o un successo.
Hai preso la promozione? Beh, allora stasera offri il gnocco!
Espressione emiliana usata per invitare qualcuno a fare festa e divertirsi in compagnia.
Stasera organizzo un aperitivo, ven a far balotta che ci facciamo due risate!
Nelle zone emiliane, una façon de dire affettuosa per riferirsi a una ragazza, di solito giovane e sveglia.
Oh ma te l'hai vista quella tusa che gira col motorino giallo? Sì, è la figlia del barista!
Termine emiliano per definire uno studente che si dà arie di sapere tutto, ma spesso è solo un chiacchierone.
Guarda quel bulirone in prima fila, ha alzato la mano per parlare e non ha detto nulla di sensato!
Una divertente espressione bolognese usata per descrivere qualcuno che fa il buffone o si comporta in modo sciocco.
Guarda quel Matteo come balla sul tavolo... sta proprio a fèr la pèra stasera!
Un'espressione utilizzata soprattutto dai bolognesi per riferirsi a quegli amici che passano da casa tua solo quando sanno che c'è roba buona da mangiare. Persone mobili attratte dal cibo!
Guarda chi arriva proprio mentre sto preparando le lasagne! Eh sì, il solito magna-mòbil!
Indica una chiacchierata tra amici, spesso prolungata e animata da buon cibo e vino.
Oh, stasera ci troviamo per un trebbo in veranda, porta il salame che io porto il lambrusco!
Qualcosa di falso, cialtronesco o di scarso valore.
Quell'orologio è una patacca, si è rotto dopo due giorni.
Espressione bolognese per descrivere una situazione in cui non si riesce a risolvere niente, tipo un cane che si morde la coda.
Abbiamo fatto riunioni tutta la settimana senza decidere nulla. Stiamo solo andando in tondo, come sempre qui!
Usato per dire che si sta perdendo tempo inutilmente, come fare un giro a vuoto su una barca in un lago fangoso.
Anche oggi sono stato tutto il giorno a casa senza far nulla di utile. Insomma, ho fatto proprio un giro in bòta!
Termine bolognese per indicare una persona che è pigra e lenta come un bradipo in ferie.
Ti sei alzato finalmente, mòrtiz, o hai deciso di germogliare sul divano?
Espressione usata nelle colline emiliane per dire che qualcuno sta facendo una fuga improvvisa, come se dovesse scappare velocemente da una situazione.
Quando ha visto arrivare sua suocera, Gigi ha cominciato a tirar la scirpa!
Espressione per indicare una persona furba, che sa come girano le cose e non si lascia imbrogliare.
Quel Gianni capisce sempre la lunga, l'ho visto beccare lo sconto al mercato senza neanche provarci!
Espressione bolognese per indicare qualcuno che perde il filo del discorso o si dimentica qualcosa di importante.
Gianni dovevi comprare il latte, ma sei andato in penna e hai portato solo caramelle!
Termine affettuoso e canzonatorio per qualcuno che parte in quarta a fare una cosa senza pensarci troppo, come un piccolo guerriero impulsivo.
Marco è partito come un guerreino per sistemare la bici rotta, ma ha finito col far peggio!
Tipico modo di dire emiliano per indicare qualcuno che se la prende comoda e va avanti come una lumaca.
Dài, Giulio, smettila di lumacare e finisci di prepararti che siamo già in ritardo per l'aperitivo!
Espressione romagnola per invitare qualcuno a bere insieme con l'intento di parlare di questioni leggere o futili, come i pettegolezzi di paese.
Dai, smetti la fatiga! T'offro un bicér parlamme 'd putén prima d'andèr acà!
Aggettivo emiliano per descrivere qualcuno che ha mangiato al punto da essere pieno come una botte.
Dopo il pranzo di domenica dalla nonna, sono uscito dalla sua cucina così stofinato che non riuscivo neanche a piegarmi.
Espressione bolognese che si usa quando una situazione o un impegno diventano molto fastidiosi o difficoltosi, come portare il peso sulle spalle.
Quella riunione infinita sta proprio a fa sumare... mi sa che mo vado a prendermi un caffè!
Espressione usata a Bologna per indicare qualcosa di fatto in modo disordinato o approssimativo.
Guarda che lavoro, sembra una scarpa e una ciabatta! Cos'hai fatto, hai usato una scatola come martello?
Termine ironico usato a Bologna per definire qualcuno che pensa di saper far tutto, ma in realtà combina poco e niente.
Oh Carlo, ma la smetti di fare il pizzarolo? Non sei capace neanche di aggiustare una ruota!
Letteralmente 'fare il baleno', è un modo bolognese per dire di fare una scappata veloce da qualche parte.
Vado a fér al balén al bar sotto casa, torno subito per la cena!
Espressione bolognese per descrivere una persona che è sempre tra i piedi e non si schioda mai.
Luca è proprio un chiodo d'ustadéin, ce l'ho davanti tutto il giorno e non se ne va!
Letteralmente 'portasega', usato per prendere in giro un amico che dimentica sempre qualcosa o arriva impreparato.
Guarda quel portaségia di Luca che è venuto senza le birre, come al solito!
Verbo emiliano che significa mangiare con voracità e senza freni.
Dopo la partita di calcio siamo andati tutti in trattoria a zacagnare una montagna di tortellini.
Indica una persona che è completamente confusa e spaesata, simile a quando un pistacchio è stato tolto dal guscio.
Dopo la serata in osteria, eri sgranato come un pistacchio!
Modo scherzoso per dire che una situazione sta volgendo al peggio, come quando un pasticcio è in preparazione.
Sta organizzando tutto lui? Ah beh, allora è un bel perepè assicurato!
In dialetto bolognese, 'sbalzare' significa fare un salto avanti o cambiare argomento bruscamente. Perfetto per chi ha la testa per aria!
Non capisco niente di quello che stai dicendo, smettila di sbalzare da un discorso all'altro come una cavalletta!
Espressione bolognese per indicare quello che si lancia su qualsiasi piatto senza criterio, tanto da bruciare spesso anche la padella.
Guarda lì come sbrusgiapadèla! Ha messo così tanto olio nella frittura che sembrava una tempesta in mare aperto.
Espressione tipica bolognese per dire 'lascia perdere', spesso usata quando qualcuno sta insistendo troppo su qualcosa di inutile.
Ma vali a discutere con quello? Môla lì e vieni a bert un bicér.
Espressione colorita per indicare una persona che esagera o si atteggia quando non ce n'è bisogno, come se stesse scalando una collina immaginaria.
Mò basta con 'sta tiräda d'collina! Non c'è bisogno di raccontare che hai battuto Bolt nei cento metri!
Usato per descrivere una persona che sembra appartenere a un'altra epoca, stile o mentalità antiquata.
Guarda come si veste Giovanni, pare proprio uno secoliaz con quei pantaloni a zampa!
In dialetto bolognese, un 'balôss' è una persona furba e un po' scorretta, che cerca di sfilartela sempre liscia.
Guarda quel balôss di Marco, ha convinto il capo che l'ultima torta in frigo era sua!
Una persona che fa il bullo o che racconta palle per impressionare gli altri, spesso senza successo.
Gianni ieri ha detto di aver corso con Valentino Rossi, ma tutti sanno che è una gran patacca.
Espressione bolognese per invitare qualcuno a scoprire qualcosa insieme, spesso con una sfumatura un po' birichina.
Dài, facciamocelo un giro in centro e vediamo che si trova! Esplorinsémma staséra?
Espressione bolognese usata per dire a qualcuno di smettere di vantarsi continuamente.
Senti Marco, smétilo 'd sfogièr coi to viâgghi: anch altr'an vanno damazd!
Usato per descrivere una situazione che sta diventando un disastro totale.
La festa era tranquilla finché Marco non ha deciso di suonare il karaoke: da lì, è andata tutto in bordèl!
Termine che si usa sarcasticamente per prendere in giro qualcuno che si dà un po' di arie o fa il sapientone.
Guarda quel bravòn di Marco, sa sempre tutto lui, anche quando si parla di astrofisica!
Espressione romagnola che significa prendersi una pausa, allontanarsi dai problemi per un po'. Tradotto letteralmente suona come 'andare a sposare il lago', metafora di fare una gita rinfrescante.
Sono stressato dal lavoro, mo' ca ando' a spusa al lách e torno novo!
Espressione bolognese per prendere in giro chi si lamenta del freddo non appena la temperatura scende sotto i 15°C.
Guarda te, Luca è già in piumino e siamo solo in ottobre... che nordico!
Usato per descrivere la classica signora emiliana, solida e un po' brusca, che tiene le redini di famiglia con mano esperta.
Gianni si è messo a fare l'impastatrice in casa, ma finisce sempre che deve chiedere aiuto alla zdaura.
Espressione colorita modenese che significa 'non perdere tempo con sciocchezze', usata quando qualcuno si distrae o procrastina.
Mò va ben, Luca, nèn ènci a zuga' al buten e aiutami a finire sto trasloco se no arriviamo a Natale!
Frase burlona usata per indicare un cappuccino veramente tanto schiumoso, quasi da doverlo masticare.
Non mi aspettavo che il barista facesse un latte al dente, sono qui con il cucchiaino a lottare!
Nella parlata bolognese, un "schiràz" è un soldino, una moneta di poco valore; usato spesso per enfatizzare situazioni in cui si è al verde.
Mò anda' a mangé fuori? An magh schiràz! Facciamo due spaghi a casa che è meglio.
Modo di dire bolognese che indica un tipo o una situazione esageratamente strana o fuori luogo, come se venisse da un miraggio in mezzo alle nebbie del Lago.
Te l'ho detto, quando ho visto Alberto scendere dalla macchina vestito da pirata ho pensato: 'Ma da dove arriva questo sganso dal lago?'
Usato per descrivere una persona che non riesce a stare ferma, spesso in cerca di avventure e feste.
Ma tu guardalo, è sempre in giro come i Nomadi! Ieri sera era a Bologna e oggi già va a Rimini!
Espressione per descrivere qualcuno che non è proprio la persona più affidabile del mondo, spesso usata con tono ironico.
Vai tranquillo con Mario a sistemare il rubinetto che perde: lo sa fare, no? - Brisa sicùr, l'ultima volta m'ha allagàt mezza cantina!
Termine usato in romagnolo per descrivere qualcuno che chiacchiera troppo e senza sosta.
Mamma mia, quel collega non smette un attimo di parlare: è proprio un barbèra stamattina!
Termine modenese per descrivere qualcosa di folcloristico o fuori dal comune, spesso usato in modo affettuoso ma un po' canzonatorio.
Guarda quel tipo con il cappello a fiori e i sandali in pieno inverno, l'è proprio un pitresch!
Modo emiliano per dire di smetterla con qualcosa, che si tratti di una discussione inutile o di un'azione fastidiosa.
Dài oh, piantérla lì con 'ste storie. Andiamo a prenderci un gelato in centro!
Espressione modenese per indicare una persona che si atteggia a grande esperto o intellettuale, ma in realtà sa poco quanto un giornale del giorno prima.
Guarda 'l Massimo, l'è sempre lì a faiga d'gazet con quelle sue teorie strane sui marziani!
Un modo di dire spiritoso per uscire senza farsi troppi problemi, magari per un appuntamento amoroso segreto.
Stasera dico a mia moglie che vado in farmacia... peccato però che la 'ricetta' sia al bar con gli amici!
Letteralmente 'pregare da piegati', indica il lamentarsi in continuazione senza fare nulla per cambiare la situazione.
Oh, Mario, basta col pregêr sa gòbat che della macchina vecchia, riparala o vatin a piedi!
Espressione bolognese per indicare una vittoria o un affare insperato, quasi come trovare il capitale in dolci zuccherosi.
Dopo aver trovato quei pantaloni di marca al mercatino a dieci euro, Gianni ha esclamato: 'Oh ragazzi, ho fatto 'l capitàl d'buratèl!'
Usato per descrivere una persona che è un po' birichina e scatenata, sempre alla ricerca di divertimento.
Guarda quel balòss di Marco, ha trasformato la festa in una pista da ballo improvvisata!
In Emilia si usa per prendere in giro chi guida una macchina enorme, come un suv, ma senza sapere bene parcheggiare.
Oh Giuseppina, ieri tuo marito con quel scatolòn ha occupato due parcheggi al bar!
Termine bolognese per descrivere una persona che è sempre incerta e rimanda tutto, il classico indeciso cronico.
E dio bon! Loris, sei proprio un tremòn, sono tre giorni che decidi se venire alla grigliata!
Espressione bolognese per dire che qualcosa ti intriga o ti appassiona così tanto da farti 'sfrigolare' di entusiasmo.
Guarda come s'è illuminata quando gli han proposto un giro in Ferrari, gl'è proprio che t'la sbuzziga!
Nel bolognese, indica una persona pigra che non si muove nemmeno se la casa va a fuoco. Fondamentalmente chi non ama fare niente tutto il giorno.
Marco è un vero scórdla, gli avevano proposto di andare in vacanza gratis e ha detto che preferiva restare sul divano.
Espressione emiliana per indicare qualcuno che se la prende comoda, senza fretta.
Vai pure a cambiarti i calzini pima di uscire, tanto Luigi vòle da dla gamba e arriverà sempre un'ora dopo!
Un termine di Rimini per definire qualcuno che si lascia andare a piccoli peccati o trasgressioni, specialmente durante le feste.
Oh Marco, ieri sera ti sei comportato da vero sganciapecà con tutto quel vino e le battute osé!
Raffreddarsi con una scampagnata veloce fuori porta. Al volo e inconsapevolmente come quando viene un colpo di vento su d’estate.
Dopo il pranzo domenicale, andiamo a tirare un bufadòn giù al parco!