Pesaro
Questa regione è così misteriosa che non ne abbiamo ancora scritto. Ma le sue espressioni parlano da sole! Dai un'occhiata a ciò che la gente condivide.
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Beo de casa
Espressione usata per descrivere qualcuno che si sente un VIP, ma solo quando è nel suo paese natale.
"Ahò, Giorgio fa sempre il beo de casa quando torniamo a Pesaro! Si crede il re del quartiere!"
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Mo' cosa te magni, 'n dattero?
Espressione usata per prendere in giro qualcuno che improvvisamente diventa taciturno.
"Oh Giulia, sei muta da mezz'ora, mo' cosa te magni, 'n dattero?"
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Culìn sciomà
Espressione usata a Pesaro per descrivere qualcuno che si comporta in modo confuso e disorganizzato, come un'ape impazzita.
"Giovanni è sempre in ritardo con i progetti, sembra proprio un culìn sciomà!"
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Famo du' vasche
Un modo locale di dire 'facciamo due passi', solitamente lungo il corso principale, magari girellando con calma e cazzeggiando con gli amici.
"Oh, stasera che famo? Mah, famo du' vasche in centro e vediamo chi becchiamo!"
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Fa' na villa
Espressione usata a Pesaro per descrivere il mare mosso, come se le onde stessero facendo una festa.
"Oggi niente tuffi, il mare sta a fa' na villa!"
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Porta un piatto
Espressione usata a Pesaro per invitare qualcuno a calmarsi o a non esagerare.
"Oh Giovanni, hai preso il sacchetto con i biscotti interi? Porta un piatto, che ce li mangiamo uno alla volta!"
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Bravittu
'Bravittu' a Pesaro si usa per descrivere qualcuno che si atteggia a persona importante, ma in realtà è un po' fanfarone.
"Guarda quel bravittu! Dice di aver preso un caffè con Brad Pitt a Fano... sì, come no!"
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Staùca
Termine pesarese per descrivere qualcosa di scadente o malridotto. Usato spesso per abiti o oggetti, ma può valere anche per situazioni.
"Ma guarda come sei conciato oggi, sembri uscito da un tornado! Quelle scarpe sono proprio una staùca!"