Cosa significa "Cencio"?
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Un modo simpatico e affettuoso per riferirsi a qualcuno che non ha proprio il suo miglior aspetto, tipo 'straccio umano'. Usato però col cuore!
"Oh ma che cencio che sei stamani, hai fatto baldoria tutta notte con quei vinelli buoni?"
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'Cencio' in Toscana si usa per descrivere qualcuno che appare trasandato o malmesso, come un gatto bagnato.
"Guarda quel cencio sotto la pioggia! Sembra proprio un gatto bagnato."
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Si dice di una persona sciatta o trasandata, che sembra proprio uscita da un cassetto pieno di vecchi stracci.
"Vai Giacomo, cambia quella maglietta ogni tanto! Pari un cencio uscito dal bucato sbagliato!"
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In toscano, 'cencio' è una parola affettuosa e scherzosa per definire qualcosa di trasandato o anche il vestito da casa che si usa quando non importa come stai.
"Ma te lo levi quel cencio e ti metti una roba decente per uscire a cena?"
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Modo affettuoso per dire che qualcuno è vestito alla buona, un po' trasandato, come una 'pezza da piedi'. Qualcuno dirà con gran classe!
"Hai visto Giulia oggi? Sembrava uscita al volo in pigiama, era proprio un cencio!"
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'Cencio' in Toscana è un termine affettuoso e ironico per descrivere qualcuno che sembra sempre un po' trasandato o disordinato, ma comunque simpatico.
"Oh Marco, sembri sempre un cencio! Ma uno specchietto ce l'hai in casa o no?"
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Un modo colorito per dire che qualcuno o qualcosa è messo male, come un vecchio straccio.
"Dopo la festa di ieri sera, sembrava un cencio! Pigliati almeno un caffè per rimetterti in sesto!"
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Modo scherzoso per riferirsi a qualcuno che si presenta o vive in maniera sgangherata, come un vecchio straccio.
"Guarda Enrico, è venuto al matrimonio col vestito spiegazzato... Ma proprio un cencio!"
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Detto fiorentino per indicare un vestito o capo d'abbigliamento ridotto male, stracciato o fuori moda.
"Oh, ma dove vai co' quel cencio? Sembri uscito dal mercatino delle pulci!"