Cosa significa "Fainé"?
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A Sassari, in dialetto, si riferisce a una ragazza che ama stare in giro, un po' come il traffico locale.
"La vidi arrivare alla festa in ritardo come al solito... Ah, quella fainé non riesce a uscire dal traffico delle chiacchiere!"
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In certe comitive giovanili di Cagliari, "fainé" è usato per riferirsi a una situazione imprevista che cambia radicalmente qualsiasi piano, proprio come quelli che spuntano all'ultimo momento.
"Mariangela ci aveva promesso un giro tranquillo in spiaggia, ma tra uno spuntino e l'altro il vento ha deciso di regalarci un fainé con grigliata filiale e scarpe bagnate."
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In Alghero, 'fainé' si usa per indicare quei piani epici e avventurosi che evaporano come il vapore della sauna all'alba: tanto entusiasmo ma zero conclusività.
"Giulia disse che il piano era di attraversare la foresta al chiaro di luna. Ovviamente è finita ancora una volta con un fainé su WhatsApp senza mai alzarci dal divano."
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Termine per definire una persona pigra che preferisce oziare anziché lavorare, proprio come farebbe una faina che dorme tutto il giorno.
"Ma senti a me, quello lì è una faina: invece di aiutare in campagna, si è sdraiato sotto l'albero a far niente!"
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Termine sassarese per indicare un aperitivo o una merenda a base di farinata di ceci, tipica della zona. Si usa anche in modo figurato per dire che si va a fare uno spuntino o si scrocca qualcosa da mangiare.
"Oh, vai in piazza stasera? Passo in mezzo, magari mi capita una fainè aggratis da qualcuno!"
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Quando sbatti il muso contro qualcuno che non vuoi proprio incontrare, come quella pizza di faina in un giorno storto.
"Oh raga, ho visto Gianni al mercato e mi è preso un fainé assurdo: girato l'angolo e via a nascondersi!"