Friuli

Questa regione è così misteriosa che non ne abbiamo ancora scritto. Ma le sue espressioni parlano da sole! Dai un'occhiata a ciò che la gente condivide.

  • Fare il stradone

    Un modo di dire per esagerare nei racconti, facendo sembrare ogni impresa più grande e difficile di quanto sia realmente.

    "Mario dice che ha scalato una montagna, ma in realtà ha solo fatto il stradone nel parco sotto casa!"

  • Pastrina

    Termine friulano per descrivere una situazione o storia così divertente da far piegare in due dal ridere.

    "Ieri sera in osteria è stata una vera pastrina, con quei racconti ci siamo piegati in due dal ridere!"

  • Vinarolo

    Nel dialetto friulano, un 'vinarolo' è un appassionato di vino, uno che non si perde una sagra e fa il vino con qualsiasi frutto commestibile.

    "Guarda là Toni! Sempre con un calice in mano, è proprio il vinarolo del paese. Non si perde mai una festa!"

  • Zitula

    Quando l'accordo di una banda improvvisata di amici suona talmente stonato che i vicini chiamano la protezione civile.

    "Ieri sera abbiamo provato a fare un concerto in garage, ma era una zitula totale: giuro, pensavo arrivassero i pompieri!"

  • Struculador

    Un pasticcione che si crede furbo, ma finisce per fare danni.

    "Gigi, lascia stare il cablaggio dei cavi! Sei proprio uno struculador: fai più casino tu che un pizzaiolo a dieta!"

  • Smarmacchiarsi

    Termine friulano che significa darsi una mossa dopo un periodo di pigrizia, spesso per affrontare un compito impegnativo.

    "Dài Marco, smarmacchiati e inizia a studiare, altrimenti finirai l'università quando i tuoi nipoti saranno già laureati!"

  • Tirâ il coltel

    Litigare animatamente, spesso per questioni futili, come succede tra amici che amano discutere.

    "Dopo due birrette, i vecchi al bar hanno cominciato a tirâ il coltel su chi fa le migliori grigliate."

  • Veranda liscia

    Espressione usata per descrivere una persona o una situazione piatta e priva di emozioni, proprio come un ballatoio ben spazzolato.

    "Cosa dici del concerto? Mamma mia, era una veranda liscia, mi sono addormentato!"

  • Patoc

    In friulano, 'patoc' si riferisce a una persona goffa o che combina pasticci di continuo.

    "Mauro ha rotto un altro bicchiere. È proprio un patoc quando si tratta di apparecchiare!"

  • Testùl

    Termine dialettale usato per descrivere una persona estremamente testarda, qualcuno che non cambia idea neanche con le cannonate.

    "Oh, Testùl! Sei più ostinato del vecchio trattore di nonno quando non vuole partire."

  • Bagigi

    Termine usato per indicare cose di poco conto o persone che non combinano nulla di buono.

    "Ma lascialo perdere, quel tipo è solo un bagigi. Non riuscirebbe a sviluppare una buona idea neanche se gliela spiegasse il Papa in persona!"

  • Calma chel Giona

    Espressione friulana usata per invitare qualcuno a non avere fretta, letteralmente 'calmati come Giovanni'. Perfetta per chi è sempre di corsa.

    "Ehi, rilassati! Calma chel Giona, il prosciutto non scappa mica!"

  • Berti sol in frasca

    Espressione friulana che descrive chi si disperde tra mille attività senza concluderne nemmeno una.

    "Par dio, non finisci mai niente! Sei come Mario, sempre a berti sol in frasca!"

  • Cjavèi la bufarga

    Espressione friulana per descrivere chi si sveglia presto e pieno di energia, anche quando fa un freddo cane.

    "Alle 6 del mattino già sul trattore, Pietro cjavèi la bufarga come sempre!"

  • Scjacheta

    Termine usato in Friuli per indicare una persona impacciata o che crea disagi, come uno zaino troppo pesante e scomodo.

    "Gigi è proprio una scjacheta, ha rovesciato la polenta su tutta la tavola! Che disastro!"

  • Orafo de plèbe

    Espressione usata per prendere in giro chi si atteggia a persona di classe, ma ha gusti vistosi e pacchiani.

    "Hai visto che camicia sbrilluccicante si è comprato Mario? Sempre il solito 'orafo de plèbe'!"

  • Tappa-buchi

    Si dice di chi viene invitato all'ultimo minuto quando qualcun altro disdice. È come essere una 'prenotazione umana'.

    "Ostrega, ti hanno chiamato di nuovo come tappa-buchi per la cena? Sei più richiesto degli hotel in piena estate!"

  • Neanche miga

    Espressione usata per dire 'nemmeno' o 'per niente', spesso usata per enfatizzare quanto qualcosa sia lontano dall'essere normale.

    "Pensavi che quel tipo fosse normale? Neanche miga! Si mette a ballare in mutande in piazza come se niente fosse!"

  • Cicioa

    Esclamazione usata per esprimere sorpresa o incredulità, spesso con un tono sarcastico.

    "Cicioa, ma davvero pensavi che 'sto caffè della macchinetta fosse buono? Sei proprio un ottimista!"

  • Ciamps

    Termine usato per descrivere un pasticcio o una situazione incasinata, come quando il contadino si ritrova con l'erba alta fino alle ginocchia.

    "Hai visto che ciamps ha combinato il gatto in cucina? Sembra che ci abbia fatto la festa dell'erba!"

  • Becchi intempestîf

    Espressione friulana per descrivere qualcuno che arriva in ritardo e si perde il momento migliore.

    "Non fare come Giovanni, che arriva sempre da becchi intempestîf: la torta è già sparita!"

  • Stomigo

    Termine friulano per esprimere una fame intensa, come se lo stomaco fosse pronto a divorare qualsiasi cosa, anche un chilo di polenta.

    "Ciamà il crès dal paese, ché go 'n stomigo che me magno fin anca el tavolo!"

  • Soldi salomonici

    Espressione che indica piccole somme di denaro messe da parte per imprevisti, come se fossero un fondo di emergenza.

    "Ho dovuto attingere ai soldi salomonici quando la macchina ha deciso di non partire più!"

  • Sarcurìl

    Espressione usata per descrivere un cameriere che lavora con poco entusiasmo e menefreghismo.

    "Il Sarcurìl di Toni è arrivato e ha versato il vino nella tazzina del caffè. Oboh, che attenzione!"

  • Baseto

    Termine usato per descrivere qualcuno che si lamenta di continuo, specialmente quando fa caldo.

    "Ma dai, baseto! È solo un po' caldo, non è mica la fine del mondo!"

  • Mediòn

    Termine usato per descrivere una persona che non prende mai una decisione netta, sempre in bilico tra due opzioni.

    "Mario è sempre lì a fare il mediòn tra pizza e frico durante le cene. Dai, decidi una volta per tutte!"

  • Friaûl invernâl

    Espressione usata per descrivere il freddo pungente e umido tipico del Friuli durante l'inverno, quando le giornate sono corte e il freddo ti entra nelle ossa.

    "Teo, vieni dentro che fuori c'è un Friaûl invernâl che ti congela anche i pensieri!"

  • ersei preparadu

    Espressione friulana per indicare che qualcuno è prontissimo, come un pilota di Formula 1 sulla griglia di partenza.

    "Quando lo zio Peppe arriva al bar già col cappotto addosso, capisci che è ersei preparadu per il frico e la polenta."

  • Bâlâr come un dançje

    Espressione friulana per descrivere qualcuno che si comporta in modo avventato o sconsiderato, come un toro impazzito.

    "Ma ti, al par che tu sês un viâr... bâlâr come un dançje daûr che ti à partît il cjan dal vicin!"

  • Beàt dai cop

    Espressione usata per descrivere qualcuno che sembra vivere senza preoccupazioni, come se fosse 'benedetto dalle botte'. È detto con un pizzico di invidia e ironia.

    "Mario è proprio un beàt dai cop, finisce sempre il lavoro prima degli altri e non si stressa mai. Beato lui!"

  • Lavori da frico

    Fare un lavoro semplice e senza sforzo, come cucinare un frico, piatto tipico friulano a base di formaggio.

    "Paolo dice di aver riparato la bici in mezz'ora: altro che lavorare duro, ha fatto proprio lavori da frico!"

  • Mandi, pastôr!

    Saluto tipico friulano usato per scherzare, chiamando qualcuno 'pastore', cioè una persona semplice e genuina.

    "Ogni volta che entra al bar, tutti gli gridano 'Mandi, pastôr!' e lui risponde sempre con un sorriso enorme."

  • Patoco

    Termine friulano che descrive una persona un po' lenta o impacciata, simile a un tontolone.

    "Oh Gigi, non fare il patoco! È da dieci minuti che guardi la mappa al contrario!"

  • Muc al fìrar

    Letteralmente significa 'mucca al mercato', ma si usa per descrivere chi sta sempre a guardare senza mai fare nulla di concreto, come una mucca in mezzo alla folla.

    "Giovanni, smettila di fare il muc al fìrar e vieni a darci una mano con le valigie!"

  • Sclopetar

    In dialetto friulano, significa 'prendere in giro' qualcuno con leggerezza e un pizzico di ironia.

    "Dopo che ha sbagliato il rigore, tutti al bar hanno iniziato a sclopetar il povero Piero!"

  • Borie

    Piccole bugie o racconti esagerati che i friulani raccontano per divertirsi o vantarsi.

    "Mario è tornato dalla pesca con una storia di 'borie': giurava di aver catturato un pesce grosso come la sua auto!"

  • Brotar

    'Brotar' in friulano significa raccontare storie interminabili, spesso con un tocco poetico. Ideale per chi ama fare il poeta al bar.

    "Uè Pieri, oggi hai brotato così tanto che mi sembrava di essere in un film!"

  • Trombada

    Un termine colorito per indicare una bevuta esagerata, soprattutto di vino.

    "Ieri sera siamo andati in osteria e ci siamo presi una trombada da paura: al ritorno cantavamo come dei matti!"

  • Andar a sfros

    Espressione friulana che indica l'atto di muoversi con passo leggero e furtivo, come se si stesse facendo qualcosa di nascosto.

    "Ieri sera sono rientrato tardi e ho dovuto andar a sfros per non svegliare mia madre!"

  • Tacàrme al furlan

    Letteralmente significa 'agganciarmi al friulano', ma si usa per dire che qualcuno è un vero chiacchierone e non smetterà mai di parlare.

    "Marco è peggio di un DJ alla radio: se gli chiedi come va, ti tacàr al furlan."

  • Siorz

    Espressione friulana per indicare qualcuno che si atteggia a gran signore, ma in realtà non se lo può permettere.

    "Marco fa tanto il siorz con la camicia stirata, ma poi gira con la Panda della nonna!"

  • Cjampanòt

    Termine friulano affettuoso per descrivere una persona un po' svagata, che vive nel suo mondo.

    "Oh Pieri, sempre con la testa tra le nuvole? Sei proprio un cjampanòt!"

  • Poc

    Termine friulano usato per descrivere qualcosa di gigantesco o enorme, perfetto per quando resti a bocca aperta!

    "Quando l'ha visto arrivare con quel poc di tiramisù, tutti sono rimasti a bocca aperta!"

  • Purjudin

    Termine dialettale per indicare una persona semplice e di cuore puro, spesso ingenua. Insomma, il classico bonaccione che cade dalle nuvole.

    "Gino è proprio un purjudin: ieri si è fidato di Gianni che gli vendeva pietre magiche... almeno ora ha un giardino decorato!"

  • Spendiacins

    Termine dialettale per indicare una persona che spende soldi senza pensarci troppo, un vero spendaccione.

    "Mario è proprio un spendiacins, ha comprato un'altra bici solo perché era scontata del 5%!"

  • Ghe s'àt il cuore in cambusa

    Espressione friulana per indicare una persona avara, che tiene i soldi ben nascosti come se fossero in un ripostiglio di una nave.

    "Dai Gastone, offrimi un caffè e non fare sempre quello col cuore in cambusa!"

  • Scjavàt

    Termine friulano usato per descrivere qualcuno che è particolarmente esaltato o su di giri.

    "Dopo quel cappuccino corretto, era così scjavàt che ha iniziato a ballare la polka in piazza come un matto!"

  • Bagigio

    Un termine usato in modo scherzoso per descrivere qualcuno che è un po' tirchio o avaro. Viene dal dialetto friulano e suggerisce l'idea di una persona meschina.

    "Oh Gigi, ma lasciane qualcuna di quelle patatine! Non fare il bagigio, dai!"

  • Stai cul cjalc in man

    Espressione friulana che descrive una persona calma e rilassata, come se avesse un bicchiere d'acqua fresca in mano.

    "In mezzo a tutto quel caos, lui stava lì, cul cjalc in man, come se niente fosse!"

  • Tajiar il spago

    Letteralmente significa 'tagliare lo spago'. Si usa per dire che qualcuno ha deciso di mollare o abbandonare una situazione.

    "Gianni, dopo l'ennesimo esame andato male, ha deciso di tajiar il spago e unirsi al circo!"