Verona

Questa regione è così misteriosa che non ne abbiamo ancora scritto. Ma le sue espressioni parlano da sole! Dai un'occhiata a ciò che la gente condivide.

  • Gabbia

    Non è una prigione, ma il motorino scassato su cui cerchi disperatamente di fuggire dai problemi... anche se sembra tenerti intrappolato più che liberarti.

    "Guarda Luca col suo motorino! È sempre sulla sua gabbia a sfrecciare in piazza delle Erbe... pure quando piove!"

  • Sbronz***

    Preparare il terreno per una serata epica: bere qualche bicchiere di troppo giusto per assicurarsi che la festa parta con il piede giusto.

    "Giorgio dice che stasera vuole tenersi leggero, ma lo sappiamo tutti che si farà sbronz*** prima ancora di uscire!"

  • Salasso al Vinitaly

    Quando vai a una fiera del vino e ti accorgi che hai speso una fortuna tra degustazioni e souvenir enologici.

    "Mauro, ieri siamo stati al Vinitaly e oggi ho la carta di credito in rosso. È stato un vero salasso al Vinitaly!"

  • Scalopa

    A Verona, è un modo affettuoso per chiamare qualcuno che si perde in chiacchiere e tende a esagerare nelle storie.

    "Ghe piase raccontar storie a quel scalopa de Michele, sempre su l'avventura coi coccodrilli nel Garda!"

  • Darme na baiéta

    Uscire da una situazione complicata grazie al colpo di genio, solitamente travolgente e spiritoso.

    "Andrea ha dimenticato l'anniversario, ma prima che Maria se ne accorgesse, le ha regalato una federa con scritto 'Per il tuo divano preferito'. Li jis dado na baiéta!"

  • Sciallo

    Stare tranquilli, rilassati, senza farsi prendere dalle paranoie. Un mix di chill e easy per i veronesi.

    "Oh fede, domani c'è compito in classe! E lui: Tranquillo, vai sciallo che ho studiato tutto!"

  • Far la luce

    Quando fai chiarezza su una situazione incasinata, spesso con un colpo di genio o una rivelazione che nessuno si aspettava.

    "Oh ieri in birreria c'era un casino sul conto, ma poi è arrivato Marco e ha fatto la luce. Siamo usciti senza debiti!"

  • Ciabattone

    Indica un individuo che se la prende comoda, sempre rilassato e lento, come se camminasse con delle ciabatte in casa.

    "Guarda quel ciabattone di Marco, anche oggi è arrivato all'aperitivo con mezz'ora di ritardo, tranquillo come sempre!"

  • Far su el buso

    Fare una bella figura, sistemare le cose in modo elegante e spettacolare, come un vero boss.

    "Oh, hai visto Marco ieri sera? Ha farso su el buso con quel discorso al matrimonio, sembrava di essere ad Hollywood!"

  • Nato coi morlacco

    Essere fortunato, nati con la camicia. Riferimento alla bontà del Morlacco, un formaggio che porta fortuna ai veronesi creduloni.

    "Ti sei guadagnato quella promozione in zero tempo! Sei proprio nato coi morlacco!"

  • In scoietà

    Un modo veronese per dire che si è particolarmente in forma o carichi, come se stessi gestendo la serata o l'occasione con stile impeccabile.

    "Oh raga, stasera sono proprio in scoietà: ho rimorchiato al volo e i drink me li offre il barman!"

  • Avere la gheba

    Quando sei parecchio spaventato o agitato per qualcosa, tipo quando scopri che il tuo crush sa che ti piace.

    "Oh mamma, ho visto quel messaggio e mi è venuta una gheba che mi stava quasi venendo un infarto!"

  • Ciosa

    Termine affettuoso e ironico per indicare una persona un po' ingenua o goffa, che magari combina guai senza volerlo.

    "Ma guarda quel ciosa di Mario, è riuscito a incasinare anche il computer nuovo in dieci minuti!"

  • Dir con i brassi

    Parlare francamente, dire le cose come stanno senza peli sulla lingua.

    "Oh Luca, basta menare il can per l'aia, adesso è ora di dir con i brassi e spiegare a tutti sta storia del gatto e del vaso."

  • Scolarse

    Quando qualcuno perde la pazienza in modo spettacolare, tipo quando il capo ti bombarda di email senza sosta.

    "Oh raga, oggi al lavoro mi son scolato di brutto: ancora una mail dal capo e gli lanciavo il computer dalla finestra!"

  • Comandòn

    Persona che si atteggia a capo di tutto, come una versione maschile e veronese del 'boss', ma spesso in contesti dove non avrebbe autorità.

    "Giorgio è proprio un comandòn; ieri ha cercato di organizzare la serata anche se nessuno gli ha chiesto nulla!"

  • Batti il pùlo

    Modo veronese per dire di avvicinarsi, letteralmente 'batti la spalla', come richiamo per catturare l'attenzione di qualcuno.

    "Oh, batti il pùlo che ti devo raccontare cosa ha fatto ieri Marco al bar! Una roba da pazzi!"

  • Diventar mato

    Quando qualcuno perde le staffe o si infuria fino a sembrare un po' fuori di testa. Letteralmente, come se diventasse 'matto'.

    "Stamattina al mercato? Giorgio ha incontrato il tizio che lo ha tamponato l'altro giorno ed è diventato mato davanti a tutti!"

  • Giro d'ombre

    Fare un 'giro d'ombre' significa andare da un bar all'altro per bere dei bicchieri di vino bianco, chiamati appunto 'ombre', chiacchierando con gli amici. È l'essenza del vivere alla veneta: socializzare tra una sorsata e l'altra.

    "Oh Luca, stasera ci facciamo un giro d'ombre in centro? C'ho una voglia matta di tirare tardi bevendo col branco!"

  • Sborola

    Quando qualcuno fa il fenomeno o si atteggia come se fosse una star, ma in realtà è un po' ridicolo. Insomma, uno che va oltre nel tentativo di impressionare.

    "Luca al bar con quegli occhiali da sole e lo sguardo serio... Che sborola! Chi crede di essere, James Bond?"

  • Pezzo grosso

    Tipico modo veronese di indicare qualcuno che conta davvero, un 'pezzo da novanta'. Non scherzi col pezzo grosso della compagnia!

    "Se vuoi prenotare il ristorante per sabato, parla con Giovanni. È lui il pezzo grosso nel gruppo e ottiene sempre i tavoli migliori!"

  • Ciapa un gùfo

    Letteralmente significa 'prendere un gufo', ma si usa per dire che qualcuno è un po' strano, distratto o sfortunato in quel momento.

    "Marco dice sempre le cose più bizzarre... deve aver proprio ciapà un bel gùfo stasera!"

  • Essere un pacco

    Essere l'incarnazione ambulante dei qui pro quos, una persona che crea più confusione e malintesi di quanto sia umanamente possibile, proprio come se rincorra pacchi misteriosi in ogni situazione.

    "Ogni volta che Martino partecipa a una riunione aziendale, emergono piani diversi... è come vedere un pacco parlar credendo di risolvere ma impacchetta tutto peggio!"

  • Stare in pizza

    Quando qualcuno è fuori di testa o un po' svitato, come una pizza con troppi ingredienti strani.

    "Ma l'hai vista Clara ieri? Stava tutta in pizza quando ha iniziato a cantare sull'autobus!"

  • Farsi un libro

    Quando esci per una birra o due e finisci con l'intera enciclopedia. Insomma, una serata che decolla ben oltre le aspettative.

    "Ieri dovevo bere solo uno spritz al Trento e Trieste, ma alla fine mi son fatto un libro intero e sono tornato a casa all'alba!"

  • Seco

    Termine per indicare qualcuno un po' sfortunato, che non ne azzecca una manco per sbaglio.

    "Guarda Luca che è inciampato pure oggi: è proprio seco, chiama i disastri come io chiamo il cameriere!"

  • Scaionata

    Modo veronese per dire che stai andando veloce in macchina o che hai fatto una partenza sprint al semaforo.

    "Ieri sera, uscito dal parcheggio del Bentegodi, ho dato una scaionata che i grilli si sono spostati per lasciare passare!"

  • Andar a ciacole

    Fare una lunga chiacchierata, spesso senza un vero scopo, giusto per il gusto di parlare e passare del tempo con gli amici.

    "Ma sì dai, finito lavoro andiamo in piazza a far due passi e andar a ciacole con Pietro. Magari scappa anche un aperitivo!"

  • Mala tusa

    Così si definisce una giovane veronese che sa districarsi tra gli intrighi amorosi più complicati della piazza, passando da Giulietta a Cleopatra con un battito di ciglia senza far cadere neanche un cuore.

    "Durante la serata al balcone, Chiara era in modalità mala tusa: dava l'illusione ai due innamorati ignari di essere i soli prescelti nel suo teatro shakespeariano, recitando voltaicamente capitoli degni dei drammi sentimentali sotto le stelle scaligere!"

  • Spunceto

    Quando hai una fame improvvisa e irrefrenabile che ti fa attaccare al frigo come se fosse l'unica cosa che conta al mondo.

    "Dopo quella scalata sulle Torricelle, mi è venuto uno spunceto da divorare mezzo supermercato!"

  • Ciabattare

    Andare in giro mezzi addormentati con le ciabatte, tipico di chi si alza dal letto e non ha ancora ben capito in che giorno vive.

    "Tutto il sabato mattina ho ciabattato per casa come uno zombi finché mia mamma mi ha sbattuto fuori a far la spesa."

  • Ciareghina

    È come dire 'ragazza' o 'tipa', ma con quel tocco veronese che la rende speciale. Usato spesso per descrivere una giovane donna con simpatia.

    "L'altra sera al bar ho conosciuto una ciareghina che mi ha fatto morire dal ridere!"

  • Tasi e tira a la careta

    È un invito a non lamentarti troppo e continuare a sforzarti, anche quando le cose sembrano impossibili.

    "Marco si lamentava che il progetto era impossibile, ma gli ho detto: 'Tasi e tira a la careta, vedrai che ce la fai'."

  • Sta una voia

    Espressione usata per dire che non si ha nessuna voglia di fare qualcosa, tipo quando proprio il divano ti chiama e tu lo ascolti volentieri.

    "Oh raga, stasera non esco, c'ho sta una voia de fare niente che mi fa compagnia tutta la sera."

  • Mort de fame

    Uno che si butta su ogni occasione di mangiare gratis come se fosse l'ultima cena, anche quando non è invitato!

    "Ieri in piazza c’era un buffet per una festa privata, e Davide? Come al solito, è spuntato lì come un mort de fame per prendere gli avanzi!"

  • Te spacco in campagna

    Minaccia colloquiale ed esagerata usata per dire che 'non ti conviene metterti male', di solito detta con tono scherzoso tra amici quando si prende in giro qualcuno.

    "Se provi a fregarmi un'altra volta l'ultima birra, te spacco in campagna! Ovviamente poi te ne offro una io."

  • Scialati a tuon

    Vuol dire divertirsi alla grande, godendosi il momento come se non ci fosse un domani, proprio quando ti senti al top della vita.

    "Ieri sera alla festa di Luca ci siamo scialati a tuon, ballando e cantando fino all'alba!"

  • Teste dure

    Modo spiritoso usato dai veronesi per descrivere qualcuno di ostinato, che non cambia idea manco se gli tiri una secchiata d'acqua.

    "Luca è proprio una delle migliori teste dure, gli ho detto cento volte di passarci a trovare, ma niente!"

  • Fare il luna parso

    Comportarsi in modo strano o bizzarro, come se si fosse perso nella luna. Essere un po' svampiti.

    "Mario è sempre con la testa fra le nuvole, oggi a lavoro ha proprio fatto il luna parso!"

  • Rosicare

    Rivedere per l'ennesima volta una commedia romantica, confrontandoti tristemente con la trama ideale perché il tuo ex non era nemmeno vicino al personaggio maschile perfetto del film.

    "Sara continua a rosicare sul divano guardando 'Tutti pazzi per amore', augurandosi che anche L'amori bustrapino le briciole di un Romeo veronese decente nel suo futuro."

  • Ridere da mato

    Quando ridi così tanto che sembra tu sia impazzito, tipo urla e lacrime in combo mentre ti reggi la pancia.

    "Luca ha raccontato quella storia al bar e mi ha fatto ridere da mato, nemmeno riuscivo a respirare!"

  • Sbrostelare

    Quando prendi amichevolmente in giro qualcuno, magari perché ha appena fatto una gaffe clamorosa. A Verona, è come dire che lo puoi 'bullizzare' senza cattiveria.

    "Michela ha sbagliato a entrare nel bar degli ultras avversari, l'abbiamo sborstela per tutta la partita!"

  • Scarpinare

    Camminare o girovagare senza una meta precisa, spesso usato quando ti tocca fare un lungo tragitto a piedi per colpa dei trasporti che non funzionano.

    "Ma te lo immagini? Autobus in ritardo di nuovo! Adesso mi sa che mi tocca scarpinare fino al centro. La mia vita è un'eterna maratona!"

  • Averla su lunga

    Quando qualcuno ha raccontato una bugia così grande che sembra pensare di avere un naso alla Pinochio chilometrico! Usato per scherzarci sopra con chi esagera con le storie.

    "Mario dice che le ragazze gli chiedono l'autografo, ma se l'ha su lunga proprio a paletti!"

  • Bòcia

    Termine affettuoso per dire ragazzo o giovanotto, usato spesso per indicare il 'superiore' in freschezza e spirito giovane.

    "Oh bòcia, stasera ci scappa una scorribanda in centro? Sei sempre il numero uno a organizzarle!"

  • Farsela a pecora

    Quando fingi di essere super concentrato o di voler bene a qualcuno solo per non avere rogne o perché ti conviene, ma diciamo la verità... te ne importa poco.

    "Luca si è fatto tutto l'incontro con il capo 'a pecora', annuiva e sorrideva, ma pensava solo all'aperitivo!"

  • Inmoina

    Quel gesto di finta gentilezza, di convenienza, che fai senza realmente sentirlo. Come quando saluti un conoscente solo perché ormai siete lì.

    "Oh guarda là c'è Beppe! Dammi due secondi che gli faccio un'inmoina e ce ne andiamo, che ho zero voglia di chiacchierare stamattina."

  • Filo de notte

    Usato per descrivere quel momento speciale della sera in cui decidi di seguire una conversazione intrigante solo perché sai che potrebbe finire in avventure epiche.

    "Ieri sera ero cotto, ma quando è iniziata la storia del filo de notte, ho preso il cappotto e via a vivere l'avventura!"

  • Sbroffa

    Quando fai il gradasso in maniera un po' esagerata, specialmente sul tuo conto. Tipo vantarsi come il fiume Adige quando è pieno.

    "Luca continua a sbroffare di quanto sia bravo a calcio, ma l'unica partita che ha vinto è stata su FIFA."

  • Fàr la chiave

    Prendersi una pausa più lunga del previsto, specialmente al lavoro o a scuola, per rilassarsi o fare altro, spesso senza che nessuno se ne accorga.

    "Oggi pomeriggio ho fatto la chiave e sono andato a prendere il gelato invece di restare in ufficio. Nessuno s'è accorto!"