Cosa significa "Patoué"?
-
Termine usato per descrivere un vero valdostano, che parla il dialetto locale e conosce ogni angolo della sua terra.
"Non sai come arrivare alla funivia? Chiedi a un patoué, ti porterà dritto a destinazione!"
-
Modo di chiamare il dialetto francoprovenzale della Valle d'Aosta, spesso usato per prendere in giro chi lo parla con molta enfasi.
"Ehi, Marco! Non fare tanto il patoué davanti ai turisti che poi si confondono e pensano di essere a Parigi!"
-
Termine affettuoso per descrivere qualcuno che parla un dialetto strettissimo, quasi incomprensibile.
"Ma che ha detto tuo nonno? Boh, l'ha sparata troppo in patoué, sembrava stesse parlando con gli alieni!"
-
Termine affettuoso in dialetto valdostano per riferirsi a un amico o una persona cara, derivato dal termine 'patois'.
"Oh Patoué, stasera ci facciamo un giro sotto le stelle, porta la birra!"
-
Termine usato per descrivere chi si vanta di imprese mai realizzate, facendo sembrare tutto facile.
"Ma certo che Jean è un gran patouè! Dice di aver scalato il Cervino, ma l'unica salita che fa è quella verso il bar!"
-
Nel dialetto valdostano, un 'patoué' è un chiacchierone che non sta mai zitto e racconta sempre storie al limite della realtà.
"Pierino è proprio un patoué, quando ha iniziato a raccontare di quella volta che ha scalato il Monte Bianco in due ore dopo una fonduta!"
-
Termine affettuoso per chiamare un amico stretto, ispirato al francese 'patois', che indica il dialetto locale.
"Ecco 'sto Patoué, sempre in ritardo come al solito!"
-
Termine usato per descrivere chi parla il dialetto valdostano stretto, spesso incomprensibile ai non locali.
"Ho provato a chiacchierare con Gigi, ma sembrava di ascoltare un'altra lingua. Quel patoué lo capisce solo Giove Pluvio!"
-
In Valle d'Aosta, 'patoué' descrive quel sentimento di nostalgia che ti fa sognare i sapori di casa, come la polenta e la fontina di nonna.
"Da quando vivo lontano, ogni volta che sento il profumo della fontina mi viene un patoué che non ti dico!"
-
Termine usato in modo affettuosamente sarcastico per descrivere qualcuno che cerca di sembrare raffinato ma finisce per risultare goffo.
"Guarda quel Patoué al ristorante chic: ha appena usato il cucchiaio per tagliare la bistecca!"
-
Termine affettuoso e ironico per descrivere chi ha la testa tra le nuvole, come un alpinista perso nei suoi pensieri sulle cime valdostane.
"Oh Luca, smettila di fare il patoué in classe e concentrati sulla lezione, che sembri proprio in cima al Monte Bianco!"