Calabria

Calabria vuol dire peperoncino in ogni piatto e dialetto che suona come un’altra lingua. Le strade sembrano test di sopravvivenza, ma la vista ripaga sempre. Qui “uagliò” è universale, e la ‘nduja è l’unico vero patrimonio mondiale. Se non reggi il piccante, non sei il benvenuto.

  • Niputiddhu

    Termine affettuoso e un po' iperprotettivo per il nipote del cuore, usato spesso dalle nonne calabresi.

    "Oh niputiddhu mio, hai mangiato abbastanza? Qui ci sono ancora dieci chili di ‘nduja!"

  • Scialacquari

    Indica una persona che spende senza pensarci troppo, godendosi la vita con allegria e spensieratezza.

    "Mimmo è un vero scialacquari: ieri ha offerto da bere a tutti e ha ballato fino all'alba!"

  • S'ave panchinari

    Espressione calabrese usata per descrivere qualcuno che passa il tempo seduto senza fare nulla, come un pensionato al bar del paese.

    "Giovanni, ma ti sei messo a fare il panchinaro come un nonno? Dai, andiamo a fare qualcosa!"

  • Scirubba

    Espressione calabrese per descrivere una persona talmente arrabbiata da sembrare un vulcano in eruzione.

    "Quando Giovanni ha visto la macchina rigata, è esploso come una scirubba!"

  • Petaloso

    Usato per descrivere qualcosa o qualcuno che è particolarmente figo o affascinante, proprio come un bel fiore.

    "Hai visto quella maglietta nuova che ha Francesco? Troppo petalosa, me la devo prendere anch'io!"

  • Confine

    Usato per descrivere una situazione limite, come quando sei a un passo dal perdere la pazienza o cedere alla tentazione.

    "Quando Peppe ha detto che rubava la 'nduja dalla dispensa di sua nonna, ero al confine tra il ridere e lo strangolarlo!"

  • Mmazzunatùru

    Termine calabrese per descrivere qualcuno che ama litigare o fare a botte, quasi come un pugile di strada.

    "Oh, se continua a fare 'u mmazzunatùru, prima o poi si ritrova con il naso rotto!"

  • Ma 'ncima

    Espressione calabrese usata per esprimere incredulità o stupore, simile a dire 'davvero?' con un tono sarcastico.

    "Hai finito tutti i compiti prima delle vacanze? Ma 'ncima, chi ci crede!"

  • Arripuddunatu

    In dialetto calabrese, si usa per descrivere qualcuno che è completamente confuso, come un giocattolo impazzito.

    "Da quando ha sentito la notizia, Gianni gira per casa tutto arripuddunatu, peggio di un robot che ha perso la bussola!"

  • Facimu dui ponti

    Espressione usata per suggerire di fare una pausa talmente lunga da sembrare un ponte tra due giornate lavorative.

    "Oh cumpari, oggi pomeriggio non torno in ufficio... magari facimu dui ponti e ci vediamo direttamente dopodomani!"

  • Parchiàu

    Espressione calabrese usata per descrivere qualcuno che è rimasto senza parole o completamente sorpreso, come una statua.

    "Quando gli ho detto che mi trasferivo a Milano, è rimasto parchiàu con la forchetta a mezz'aria!"

  • Tussiari

    In dialetto calabrese, 'tussiari' si usa per descrivere qualcuno che si lamenta continuamente, diventando fastidioso come una tosse persistente.

    "Oh, smettila di fare il tussiaru e muoviti invece di lamentarti tutto il giorno!"

  • Mischiatu comu 'na tazzina di caffè

    Espressione calabrese per descrivere qualcuno che è agitato o confuso, come quando si mescola troppo lo zucchero nel caffè.

    "Dopo tre caffè era mischiatu comu 'na tazzina di caffè e non la smetteva più di parlare!"

  • Panna cumeddha

    Espressione usata per prendere in giro qualcuno che si comporta in modo troppo raffinato o sofisticato, spesso con un tono ironico.

    "Oh Giuseppe, ma guarda com'è vestito oggi! Sembra proprio una panna cumeddha!"

  • Sciusciu

    In calabrese, un 'sciusciu' è un pettegolezzo o secretuccio svelato da fonti fidate all'orecchio giusto.

    "Ma lo sai il nuovo sciusciu su Rosa? Pare che abbia finalmente imparato a cucinare senza bruciare tutto!"

  • Fatti nu strillu

    Espressione calabrese usata per dire a qualcuno di smettere di lamentarsi o di fare troppo chiasso inutilmente.

    "Oh Giuseppe, basta! Ti abbiamo sentito, ora fatti nu strillu e rilassati!"

  • Calarota

    Esclamazione calabrese per indicare una situazione imbarazzante o disastrosa, specialmente a scuola.

    "Ehi, hai visto la calarota che ha fatto Giovanni in classe oggi? Ha scambiato il prof di matematica per quello di ginnastica!"

  • Curnutu

    Un classico insulto calabrese per indicare qualcuno tradito dal partner, spesso usato in modo scherzoso tra amici.

    "Oh Peppì, se non porti la pizza al prossimo calcetto, giuro che ti faccio curnutu a vita!"

  • Lavariti

    È un modo amichevole ma deciso di dire a qualcuno di farsi una doccia, specialmente se sta puzzando da morire.

    "Dai oh, Micu, ieri sera hai fatto 300 chilometri in sella a quella Vespa scassata... mi sa che ora ti tocca 'na bella lavariti!"

  • Funtanedda

    Termine calabrese per indicare un piccolo segreto o problema familiare tenuto nascosto che potrebbe esplodere da un momento all'altro, come una 'fontanella' che potrebbe iniziare a zampillare.

    "Giuseppe, mi raccomando, non parlare della funtanedda dello zio a cena, altrimenti scoppia un casino!"

  • Fimmina marma

    Espressione usata per descrivere una donna forte e determinata, che non si lascia mettere i piedi in testa, quasi fosse un soldato in guerra.

    "Maria oggi ha fatto abbassare la cresta al capo, è proprio una fimmina marma!"

  • Vutti macellaru

    Espressione calabrese usata per descrivere una persona che si comporta in modo rude o impacciato, quasi come un macellaio che lavora con pezzi di carne.

    "Ma guarda cumu guida! Pari n'accidente di vutti macellaru, mancu 'e frecce usa!"

  • Sciarmare

    Termine usato per indicare il prendere il sole in spiaggia, rigorosamente sudati e senza scottarsi troppo.

    "Oh Giovanni, vieni pure tu a sciarmare con noi oggi al lido, che dobbiamo arrostirci come le melanzane della nonna!"

  • C'è ntisi

    Espressione calabrese che significa 'ho sentito' usata per indicare che si è venuti a conoscenza di qualche pettegolezzo o notizia succulenta.

    "Oh, c'è ntisi ca Peppe se n'è ghiuto alla festa vestitu da supereroe!"

  • Jetta 'a lattuga

    Espressione usata per indicare quando qualcuno combina un pasticcio o crea un gran casino.

    "Hai visto com'è finita la festa di ieri? Franco ha jettato 'a lattuga e ci siamo ritrovati tutti in piscina con i vestiti!"

  • Borsacuntu

    Espressione calabrese per descrivere una persona che si fa mille problemi per ogni spesa, facendo conti su tutto.

    "Oh, ma chi fai, u borsacuntu pure per un caffè? Offrilo e basta, no?"

  • Focu ardente

    Maniera calabrese per dire che qualcuno è pieno di energia, come un vulcano pronto a esplodere!

    "Giovanni quando balla la tarantella è proprio un focu ardente, mi stanca solo a guardarlo!"

  • Certari

    Verbo calabrese che indica il chiacchierare senza mai arrivare al punto, tipico durante le infinite telefonate tra paesani.

    "Maria e Nunzia stanno certando da due ore e non hanno ancora deciso dove prendere il caffè!"

  • Squajaddu

    Termine usato per descrivere qualcuno che, pur facendo parte di un gruppo, agisce sempre in modo confusionario e scoordinato.

    "Oh Giovanni, sei proprio uno squajaddu! Ti sei messo la maglia al contrario prima della partita!"

  • Staiu scrivu

    Espressione usata per descrivere qualcuno che si lamenta continuamente, come se stesse scrivendo un diario delle sue disavventure.

    "Ogni volta che vedo Mario, sembra che staiu scrivu: piove sempre, la pasta è scotta e il gatto gli ha rubato il posto sul divano!"

  • Sbagghiara

    Usato per descrivere qualcuno che sembra sempre fuori strada o che combina pasticci, specialmente in attività semplici.

    "Toto 'sta sempre a sbagghiara, pure quando deve fare un caffè! Una volta ha messo lo zucchero al posto del sale!"

  • Scialaré

    Espressione usata per indicare l'atto di godersi la vita senza preoccupazioni, magari davanti a un bel piatto di pasta o rilassandosi in spiaggia.

    "Giovanni si è spaparanzato in spiaggia tutto il giorno, scialarando alla grande mentre noi sgobbavamo come matti!"

  • Tirare pacco

    Espressione calabrese che indica il dare buca o non mantenere un impegno. Quando dici che vai e poi non ti presenti, hai tirato pacco.

    "Oh, ma Giovanni m'ha tirato pacco anche stasera! Aveva detto di venire a mangiare la pizza e poi niente! Sempre u' solitu..."

  • Fior de ziu

    Espressione usata per descrivere una persona particolarmente attraente, paragonata a un fiore affascinante.

    "Oh, guarda che fior de ziu che è quella lì! Altro che margherita del giardino!"

  • Scialare

    Usato per descrivere il godersi la vita spensieratamente, soprattutto mangiando e scherzando con gli amici.

    "Domenica ci siamo messi a scialare sulla spiaggia: sole, risate e una montagna di 'nduja!"

  • Littu

    Termine usato per indicare una persona che si alza tardi dal letto, o è particolarmente pigra.

    "Oh Peppino, ogni mattina sembri un littu a rotolarti fino alle undici!"

  • Arrizza

    Quando una persona è talmente curiosa da alzare le 'antenne', come un radar umano, per non perdersi nessun pettegolezzo.

    "Stavo cercando di raccontare una cosa sottovoce, ma appena ho iniziato a parlare, Maria si è subito arrizzata come se fossimo in un negozio di scoop!"

  • Capatosta

    Usato in Calabria per descrivere una persona testarda o con la testa dura come il granito, incapace di cambiare idea.

    "Giovanni è proprio un capatosta, insiste a portarsi l'ombrello pure quando c'è il sole."

  • Scialari

    Verbo che significa divertirsi a più non posso, spassarsela alla grande.

    "Giovanni si è scialato alla sagra della 'nduja: non lo vedevi più tanto rideva e ballava con la zampogna!"

  • Capedduzzu

    Termine affettuoso calabrese per descrivere una persona testarda, come un capello che non si piega.

    "Zio, lascia stare Peppe. È un vero capedduzzu, non cambierà idea nemmeno se gli prometti il polpettone della zia!"

  • Niputeddu

    Termine affettuoso e vezzeggiativo in calabrese per indicare il nipote preferito o per prendere in giro un giovane che si atteggia a saputello.

    "Ma chi si crede, 'stu niputeddu che ha imparato a cambiare la ruota della macchina e ora pensa di essere un meccanico!"

  • Simanga

    Espressione calabrese usata per descrivere una persona estremamente pigra, che non ha voglia di fare nulla.

    "Ieri Giovanni era un vero simanga: non si è mosso dal divano tutto il giorno, manco per prendere il telecomando!"

  • Spritari

    In calabrese, significa 'scomparire velocemente', come quando il sole si infila dietro le montagne e ti lascia al buio!

    "Maronna mia, hai visto Tonino? Era qui un minuto fa ed è spritato via senza nemmeno salutare!"

  • Caniu

    In dialetto calabrese, si usa per riferirsi a una persona che non ha voglia di fare nulla o è pigra come un cane sdraiato al sole.

    "Mario, ma ti vuoi muovere a finire 'sto lavoro o fai il caniu tutto il giorno?"

  • Spacchittarsi

    Ridere a crepapelle, quando non riesci proprio a smettere di ridere per qualcosa di veramente divertente.

    "No ragazzi, ieri sera ci siamo spacchittati troppo quando Mario ha provato a ballare la tarantella dopo quei due bicchieri di vino!"

  • Tamburellata

    Quando fai qualcosa senza un piano preciso, andando a casaccio come le dita su un tamburello.

    "Ma che stai combinando con 'sta casa? Sembra proprio una tamburellata quella tua pittura sulle pareti!"

  • Mangié la 'nduja

    Espressione che significa ingozzarsi, riempirsi di cibo senza controllo, durante una mangiata abbondante. 'Nduja è un tipico salume calabrese.

    "Non stai a mangié la 'nduja prima della cena di Natale, sennò ti senti pieno come un tacchino!"

  • Cciarla

    Una chiacchiera infinita e inconcludente, fatta solo per tenere la bocca in movimento, come quando si sgranocchia pane.

    "Ogni volta che Mara dice di avere un'idea brillante, finisce per essere una lunga cciarla. Nemmeno il cane la ascolta più!"

  • Parlare a puffu

    Sparare un sacco di chiacchiere senza senso o utilità, solo per il gusto di sentirsi parlare.

    "Giusto per non perdere l'abitudine, Gianni ha iniziato a parlare a puffu del tempo mentre stavamo aspettando il bus sotto la pioggia."

  • Fujitiendu

    Termine calabrese usato per indicare le fughe d'amore, quando due innamorati scappano insieme per sposarsi di nascosto.

    "Quando Michele si è fatto fujitiendu con Maria, tutte le comari del paese sono impazzite!"