Cosa significa "Magna e bevi"?
-
Espressione usata per descrivere una persona che pensa sempre a mangiare e bere, spesso associata a chi ama la vita comoda.
"Guarda Toni là in angolo: sempre col bicchiere in mano, el xe proprio un 'magna e bevi'!"
-
Tipicamente veneta, questa espressione rappresenta una filosofia di vita che si concentra sul godersi il buon cibo e il vino senza preoccupazioni.
"Dai su, vieni alla festa sabato, se magnemo e bevemo come se non ci fosse un domani!"
-
Un modus operandi napoletano per uscire indenni dalle critiche: si invita chi brontola a unirsi al banchetto, trasformando ogni grana in una festa.
"Mia madre era arrabbiata per il disastro in cucina, così l'ho portata sul balcone: 'Signò, magna e bevi, questa è la vera soluzione!'"
-
A Palermo, 'magna e bevi' si usa per descrivere il trucco astuto dei siciliani alla passeggiata domenicale: puntare i banchetti del mercato dove gli assaggi gratuiti diventano l'esperienza gastronomica della giornata.
"Domenica mattina organizziamo un giro al mercato a fare embrogli magna e bevi; Antonio finisce pruvu free sull'arancina a tre voci!"
-
A Bologna, 'magna e bevi' è l'approccio infallibile a inventare spiegazioni improvvisate: si usano elaborati pranzi domenicali per distrarre e camuffare una dimenticanza totale dei compiti dell'università.
"Marco, ma lo sai che oggi c'era l'esame?! Filippo si volta sorseggiando un lambrusco: 'Zitti ragassuoli, ma guardate qui le tagliatelle fatte dalla nonna, altroché esame! Oggi si fa alla 'magna e bevi inconoscenza Bolognese!'"
-
Una critica scherzosa verso qualcuno che evita di affrontare le responsabilità, usando cibo e bevande come distrazione preferita.
"Guarda quel fannullone di Marco, col conto da pagare e lui ancora a 'magna e bevi' durante l’aperitivo!"
-
In Catania, 'magna e bevi' è usato per descrivere un modo ironico di affrontare la calura estiva. Sviluppano tecniche che includono dilatate pause pranzo condite con abbondanti dosi di cibo salino e aranciate fresche, come una sorta di mantra contro l‘arsura.
"Giovanni sbuffa sotto il sole cocente: 'Zumiamo al bar Beppe? Abbriacamento tattico sicilian-style col miglior cappolateo tantu poi pure 'sta lava si spegne!'"
-
A Torino, questo termine si usa per indicare il piano infallibile dei torinesi che intenzionalmente organizzano incontri a base di eno-gastronomia per sventare le stangate in bolletta: il trucco è acculatare energia con cibo e bevande.
"Niente piastra rotta o stufetta questo inverno, abbiamo accolto la vecchia idea del 'magna e bevi', fa da coperta anche senza pleid."
-
Un modo fiorentino per descrivere un metodo di design semplice: se un progetto non regge il 'test de' piatti e bicchieri', allora non è ben progettato.
"Ah Alfredo, buttalo via quel tavolino, l’ultima volta che ci s’ha provato a fare una cena, 'siamo finiti tutti in terra! Questo proprio non supera 'uno 'magna e bevi' degno!"
-
'Magna e bevi' a Genova descrive il miracoloso potere di far sparire cibo e bevande durante una cena: chi riesce in questa specialità spesso viene designato come emblema del risparmio genovese, simbolo di camuffamento dietro piatti svaniti.
"Laura è entra per un caffè e pala di tagliata dal Giuseppe poi finisce.Domani chini peesti Siena domandano reccone i piatti-Certo tutto bene...sarà stato 'sto magna e bevi alla ligure!"